«Le fake news sono pericolose poiché possono provocare la morte dei pazienti. Esse sono inoltre un veicolo di ignoranza nella popolazione che ci fa tornare indietro di centinaia di anni. Occorre combattere questo fenomeno con un’informazione libera ma autorevole e certificata», ha dichiarato la Senatrice Patrizia Bisinella di Fare e componente dell’Intergruppo parlamentare ‘Insieme per un impegno contro il Cancro’. «Sono a fianco di Salute Donna Onlus e sottoscrivo il suo Accordo di Legislatura promosso con altre associazioni di pazienti oncologici. Uno dei punti di questo accordo richiede informazioni certificate ai pazienti contro le fake news e credo sia importante agire con urgenza in questa direzione. Con la mia interrogazione ho voluto anche sostenere il lavoro dell’Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione, che ha promosso un decalogo per assistere colleghi ed utenti a riconoscere le fake news sul web».
«Sono molto contenta che la Senatrice Bisinella abbia accolto le nostre proposte sulla tutela dei pazienti oncologici sviluppate nell’accordo di legislatura, un autentico manifesto politico indirizzato ai candidati delle prossime elezioni legislative ed amministrative», ha detto Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna Onlus. «Ci batteremo nei prossimi 5 anni anche insieme ad UNAMSI affinché le fake news non possano più essere una minaccia per la salute dei pazienti. Il nostro accordo di legislatura a tutto campo contro il cancro sta trovando consensi e questo ci spinge ad andare avanti».
«Dotare i colleghi giornalisti e gli utenti del web di strumenti per distinguere una notizia vera da una falsa e stimolarli a una lettura critica del web. È la quintessenza del nostro decalogo sulle fake news», ha dichiarato Francesco Brancati, Presidente di UNAMSI. «Ringraziamo la Senatrice Bisinella ed Annamaria Mancuso per l’attenzione mostrata verso il nostro lavoro. Porremo sempre la nostra competenza e la nostra deontologia professionale a disposizione per affermare la verità scientifica ed identificare possibili soluzioni legislative e regolamentari per avere ragione di questo ormai annoso fenomeno di disinformazione organizzata, che danneggia medici, pazienti e la nostra società».
Fonte: Ufficio Stampa Pro Format Comunicazione