E’ quanto emerso questa mattina nel corso della conferenza stampa di presentazione del congresso Nazionale “Qualità della vita in urologia e andrologia – dalla terapia della malattia alla terapia del paziente” in programma a Roma il 6 maggio (Residenza di Ripetta, via di Ripetta 231) promosso e organizzato dal prof. Francesco Sasso, specialista in Urologia e Andrologia presso l’Università Cattolica Sacro Cuore di Roma – Fondazione Gemelli, con il patrocinio della Società Italiana di Urologia (SIU).
“L’uomo come la donna – raccomanda il prof. Sasso - deve farsi visitare almeno una volta l’anno e imparare le manovre di autopalpazione. Basta un minuto una volta al mese, dopo un bagno o una doccia caldi. In caso di dolore o di presenza di piccoli noduli duri al tatto il suggerimento è di consultare immediatamente un urologo”.
Che dal cancro al testicolo si può guarire lo conferma Francesco Acerbi, giovane difensore del Sassuolo e della Nazionale, tra i candidati per i prossimi Europei, che in un videomessaggio realizzato appositamente in occasione del congresso parla della sua esperienza personale: “Il cancro al testicolo – assicura Acerbi, 28 anni – è il tumore più comune tra i giovani maschi, anche in chi pratica sport ma se diagnosticato e curato in tempo, può essere vinto. Tornando a una vita normale. Io, che di avversari me ne intendo, ce l’ho fatta. Ho vinto la partita più importante e sono tornato al gol. Questo male oggi fa meno paura ma la prevenzione è tutto. Ragazzi, seguite il mio consiglio, fate attenzione fin dai 18 anni”.
“E’ evidente – afferma il prof Sasso – come le patologie urologica e andrologica abbiano un impatto sul benessere reale percepito dal paziente, il quale grazie alle nuove tecniche ha buone possibilità di sopravvivenza. La sua qualità di vita non è più “un” ma “l’obiettivo” che dobbiamo perseguire”.
Fonte: Ufficio Stampa Agnes Comunicazione