LA SOCIETA’ NAZIONALE DI AGGIORNAMENTO PER IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE (SNAMID) AUSPICA CHE LA RIAPERTURA DEL TAVOLO DI CONFRONTO TRA AIFA, I SINDACATI E LE SOCIETA’ SCIENTIFICHE DI MEDICINA GENERALE SIA L’OCCASIONE PER TROVARE UNA SOLUZIONE AFFINCHE’ AI MEDICI DI MEDICINA GENERALE SIA RICONOSCIUTA PARI COMPETENZA PROFESSIONALE E AUTONOMIA PRESCRITTIVA RISPETTO AGLI SPECIALISTI
Le malattie croniche sono l’eterno nemico. A combatterle in prima linea i medici di medicina generale. Ma, nel nostro Paese, sono come ‘soldati’ mandati in trincea con vecchi fucili. Eppure quando ci si rivolge al proprio medico di fiducia la richiesta è tanto chiara quanto scontata: ricevere le migliori cure disponibili. Ma – e questo non tutti gli italiani lo sanno – quando si chiede aiuto al proprio medico di base questo non sempre avviene. E la ‘colpa’ non è certo del medico quanto di un sistema sanitario che gli impedisce di prescrivere tutte le terapie disponibili perchè alcune di esse posso essere prescritte solo dal medico specialista.
Prendiamo ad esempio il caso del diabete ma è un destino comune a molte patologie croniche: l’Italia è l’unico Paese in Europa in cui la prescrizione dei nuovi antidiabetici orali (incretine) è ancora preclusa ai medici di medicina generale. A pagare il prezzo sono i pazienti che si trovano a fare lo slalom tra liste d’attesa e ticket e arrivare alle terapie più innovative solo quando la malattia è in fase già avanzata.
La Società Nazionale di Aggiornamento per il Medico di Medicina Generale (in allegato nota della SNAMID), all’indomani del II Congresso Interregionale che si è tenuto a Termoli, lancia un appello affinché questa situazione possa finalmente cambiare. E rinnova la propria disponibilità al dialogo confidando che la riapertura del tavolo di confronto tra AIFA, i sindacati e le società scientifiche di medicina generale sia l’occasione per restituire ai Medici di Medicina Generale il ruolo che gli spetta: soldati in prima linea dotati delle migliori armi possibili, al servizio dei pazienti.
Fonte: Ufficio Stampa Argon Media