“Il Centro, il primo in Italia che integra discipline diverse nello stesso percorso clinico, nasce dalla collaborazione tra l’Area Neuroscienze e l’Area Pediatrica del Policlinico A. Gemelli, per la presa incarico di un numero crescente di patologie legate alla grande diffusione di internet e delle applicazioni digitali”, spiega il Prof. Tonioni.
Per i bambini e gli adolescenti un uso disfunzionale del tempo passato online può innescare distorsioni nei processi di costruzione dell’identità e dell’immagine personale correlate a nuovi fenomeni dissociativi, portando alla dipendenza patologica e a segnali crescenti di ritiro sociale, con aspetti sovrapponibili al fenomeno giapponese “Hikikomori”. “Allo stesso modo”, rileva Tonioni, “le trasformazioni neurocognitive, conseguenti a un modo diverso di interagire con la realtà aprono dinamiche nuove nella clinica e nella riabilitazione dei disturbi dell’apprendimento e di quelli legati all’area neurologica”.
Inoltre la permanenza eccessiva di bambini e adolescenti davanti a pc, smartphone e consolle digitali può avere conseguenze sullo sviluppo e il sano funzionamento del corpo, intervenendo negativamente sulla vista, sulla postura e indirettamente sull’obesità infantile.
“La Pediatria”, afferma il Prof. Ferrara, “sta cambiando radicalmente e deve sempre più occuparsi di problematiche una volta sconosciute, ma che sempre più hanno risvolti sociali e comportamentali. In particolare la volontaria reclusione di bambini e adolescenti di oggi che, come avverte l’Accademia Americana di Pediatria, trascorrono in media circa 7 ore al giorno davanti a TV, computer, cellulari e altri dispositivi elettronici, a dispetto delle 2-3 ore giornaliere consigliate. Dati simili sono emersi anche in Italia da recenti indagini sulle abitudini di bambini e adolescenti. La facile accessibilità, il superamento dei normali vincoli spazio-temporali e l’anonimato tipici del mondo digitale rappresentano infatti un’alternativa allettante alla realtà, offrendo esperienze sensoriali e relazionali nuove”.
“Per il modo in cui è stato ideato”, conclude il Prof. Eugenio Mercuri, “il centro rappresenterà un’esperienza pilota in grado di affrontare il problema delle dipendenze da rete a 360 gradi, riuscendo a coprire non solo gli elementi psicologici legati alla dipendenza ma anche le ripercussioni a livello fisico e cognitivo. Per la prima volta si offrirà una presa in carico completa aiutando i ragazzi e le loro famiglie nell’affrontare tutte queste problematiche”.
Organizzazione e modalità di accesso al “Centro Pediatrico Interdipartimentale per la Psicopatologia da web”.
Il Centro comprende:
- Ambulatorio per la Dipendenza da Internet e Cura-Prevenzione Cyber bullismo, collocato presso i locali dell’UOC di Consultazione Psichiatrica del Gemelli. Si occupa di attività clinica ambulatoriale con adolescenti che presentano ritiro sociale, dipendenza da Internet e psicopatologie legate al fenomeno del cyberbullismo.
- Gruppi di Riabilitazione e di Sostegno, che accolgono i pazienti e i genitori inviati dall’Ambulatorio, collocati nei locali della stessa UOC.
- Ambulatorio di Pediatria, collocato in locali dell’Area Pediatrica del Gemelli.
- Ambulatorio di Neuropsichiatria Infantile,collocato in locali dell’Area Pediatrica del Gemelli.
Al Centro afferiranno :
- 1 psicologo che si occupa del ricevimento dei pazienti
- 2 psicologi che conducono i Gruppi di Riabilitazione e di Sostegno
- 3 psicoterapeuti che si occupano dei colloqui individuali
- Medici specialisti in formazione di riferimento
Fonte: Ufficio Stampa Policlinico Agostino Gemelli, Roma