E’ italiano il lavoro scientifico che la Rivista scientifica anglosassone HEART e il British Cardiovascular Society ha deciso di premiare come il più importante per l’anno 2018/2019 per la cardiologia mondiale .
A ricevere poco fa il prestigioso riconoscimento a Parigi, in occasione del Congresso della Società Europea di Cardiologia, è il Professor Alessandro Capucci, Direttore della Clinica Cardiologia e Aritmologia dell’Università Politecnica delle Marche – Ospedale Torrette di Ancona nonché fondatore e promotore del Progetto Vita di Piacenza che si prefigge da 20 anni a questa parte di salvare i cittadini colpiti da arresto cardiaco, fuori dagli Ospedali, con la defibrillazione precoce e capillare, insistendo nel voler far posizionare in tutti i luoghi pubblici ( bar, scuole, palestre, stadi, campi sportivi, negozi e condomini etc. etc) un defibrillatore automatico che possa essere usato da chiunque per il primo soccorso, in attesa che arrivi l’ambulanza.
Il lavoro che si intitola “Outcomes after sudden cardiac arrest in sports centre with and without on-site external defibrillators” è il risultato di 15 anni di studio e di casistica dei casi di arresto cardiaco avvenuti a Piacenza nei centri sportivi. – Senza il defibrillatore, in attesa dell’ambulanza, su 11 persone che hanno avuto un arresto cardiaco mentre giocavano o si stavano allenando, purtroppo solo 1 si è salvata. – spiega il prof. Capucci che è il Responsabile scientifico del lavoro premiato – Nei centri in cui esisteva il defibrillatore, su 15 casi di arresto cardiaco, solo un paziente è deceduto. Il nostro lavoro ha quindi suscitato un enorme attenzione a livello internazionale perché mostra dei risultati eclatanti. Risultati che sono serviti anche per far approvare la legge ( l’unica legge votata all’unanimità dall’attuale Parlamento, ora è in attesa di essere approvata anche al Senato ) che sancisce l’utilità di avere a portata di mano il defibrillatore ( presente in quasi tutte le ambulanze e in tutti i centri ospedalieri) che ormai e’ una macchina dall’algoritmo intelligente, in grado di far ripartire il cuore di chi è in arresto cardiaco, seguendo semplicemente le istruzioni per l’uso.
Fonte: Ufficio Stampa ANGELS