Il Gruppo di Parola coinvolge anche i genitori: dalla fase di informazione e autorizzazione per i figli alla partecipazione all’incontro conclusivo del gruppo, fino al colloquio di approfondimento realizzato a distanza di un mese.
I Gruppi di Parola saranno realizzati dal Consultorio Familiare dell’Università Cattolica di Roma, dal Centro di Ateneo di Studi e Ricerche sulla Famiglia con il Servizio per la coppia e la famiglia di Milano e dal Consultorio Familiare dell’Istituto Toniolo Napoli.
Il progetto ha anche l’obiettivo di rilevare le esperienze realizzate sul territorio italiano e di promuovere un network nazionale di professionisti formati alla conduzione dei Gruppi di Parola, attraverso laboratori per il confronto e la revisione della pratica.
“I bambini devono essere aiutati ad affrontare il delicato passaggio del ciclo di vita della famiglia rappresentato dalla separazione”, commenta la Garante Filomena Albano, che ha fortemente voluto questo progetto in una linea di continuità tra l’attività di magistrato e quella di Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza. “Anche questa iniziativa – continua la Garante – rientra nell’ambito del mese dedicato a ricordare i diritti dei bambini. E tra questi ci sono innanzitutto il diritto a crescere in un ambiente affettivo armonioso e il diritto a un sano sviluppo psico-fisico”.
“Questo progetto è di grande interesse per le équipe dell’Università Cattolica e dell’Istituto Toniolo che dal 2005 hanno introdotto e diffuso i GdP in Italia, sottolinea la dott.ssa Paola Cavatorta responsabile del progetto e direttore del Consultorio familiare dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. “I nostri servizi sono da sempre impegnati nel sostegno dei legami familiari e attenti ai bisogni dei più piccoli”.
Il progetto, di cui saranno presentati i risultati nell’ambito di un convegno finale, prevede anche la realizzazione di una campagna di sensibilizzazione, attraverso l’utilizzo dei materiali che saranno prodotti dai bambini e dai ragazzi nel corso della partecipazione ai gruppi di parola.
Fonte: Ufficio Stampa Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, Roma