Il prof. Vicini: capillarizzare diagnosi e terapia con costi sostenibili ora si può, anche grazie allo smartphone
Il primo corso fuori sede del CRS Amplifon affronta una patologia finora difficile da monitorare e a costi troppo esosi: la malattia respiratoria in sonno. Si tratta di una patologia ancora poco conosciuta, eppure ne soffre circa il 25% della popolazione mondiale. L’evento si tiene a Bologna dal 28 al 29 giugno ed è diretto dal prof. Claudio Vicini, direttore del Centro di Forlì e neo presidente SIO. Riunisce oltre 100 medici da tutto il mondo, per capire da vicino come implementare controlli e cure.
Un forte russamento, soprattutto intermittente, una comparsa progressiva di sonnolenza diurna e di risvegli con senso di soffocamento, obesità, problemi alla mandibola, ingrossamento del collo: sono questi i segnali inequivocabili di un’ampia fetta di popolazione mondiale (uno su quattro) che soffre della malattia respiratoria in sonno. Una patologia con fenomenologia trasversale che compete a diverse discipline, come la neurologia, la pneumologia, l’otorinolaringoiatria e l’odontoiatria. Colpisce adulti e bambini; fra gli adulti, gli uomini ne soffrono di più, ma le donne, una volta entrate in menopausa, condividono le stesse statistiche maschili. Con ancora troppi gap fra bisogni e risposte.
“Siamo alla vigilia di una grande rivoluzione medica”, spiega il prof. Claudio Vicini, direttore del primo corso del CRS Amplifon “OSAS: approccio ambulatoriale al paziente che russa”, che si svolge a Bologna dal 28 al 29 giugno e vede riuniti oltre 100 medici. Sì, perché non esiste un vero e proprio corso universitario specifico sulla patologia, che finora si studiava e diagnosticava in specifici laboratori, monitorando pochi pazienti per volta durante le ore di sonno. Le conseguenze erano costi stellari e liste di attese troppo lunghe.
Oggi i pazienti si monitorano da casa, mentre i risultati si controllano a video e possono essere seguiti via smartphone. Una necessità mondiale, spiega Vicini, perché la “malattia del sonno” non solo porta - nelle forme più gravi - ad accorciare la vita dei pazienti, ma soprattutto a danni collaterali, quali incidenza superiore di incidenti sul lavoro e incidenti stradali, per non parlare della maggiore propensione a danni quali ictus e ipertensione.
“Problemi di udito e problemi vestibolari sono un’altra delle conseguenze comprovate della “malattia del sonno“, afferma Vicini, che continua: “La cura esiste, ma non è unica; esistono procedure conservative e interventi molteplici. Una cosa è certa: occorre abbandonare l’alta tecnologia che non permette di essere capillari, così da arrivare a monitorare e quindi curare più persone possibili. Un po’ come smettere di viaggiare con il Concorde, areo hi-tech e velocissimo, ma con pochi posti, e decidere di utilizzare voli low cost, che riescono a portare molte più persone nella stessa destinazione con una tecnologia più standard, ma altrettanto sicura e decisamente più competitiva a livello di costi.”
Per arrivare a un risultato sempre più capillare occorrono anche medici preparati. Al momento esistono solo corsi post laurea organizzati da alcune Società scientifiche, come ad esempio la SIO (Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico Facciale), che ha già formato oltre 200 medici - di cui 30 stranieri - sui disturbi respiratori del sonno nei corsi tenutisi a Forlì, Milano, Lecce e Bologna.
“La decisione di sponsorizzare questo corso ricade nella consolidata tradizione del CRS Amplifon di supportare lo sviluppo delle conoscenze degli specialisti ORL in senso trasversale, con un occhio attento alle problematiche scientifico-cliniche a livello mondiale”, chiarisce Alberto Golinelli, Direttore del CRS Amplifon. “In questo caso la decisione, supportata dal Board scientifico, è stata facilitata dal fatto che il professor Vicini e gli altri relatori sono punti di riferimento internazionali per questa patologia.”
Dopo la pausa estiva, il programma dei corsi del Centro Ricerche e Studi di Amplifon proseguirà con altri sette appuntamenti scientifici educativi, che tratteranno di Casi clinici, Vestibologia, Relazione efficace medico-paziente, Audiometria protesica e Imaging.
Fonte: Ufficio Stampa