È fondamentale proteggere gli occhi dei bambini –così come quelli degli adulti- dai raggi ultravioletti A e B. È raccomandabile, quindi, durante le giornate estive all'aria aperta, l'uso degli occhiali da sole con filtri protettivi per raggi UVA e UVB.
È necessario acquistare occhiali da sole sicuri, progettati nel pieno rispetto dei requisiti di sicurezza stabiliti dalla direttiva comunitaria 89/686/CEE, che salvaguardino gli occhi dall'azione lesiva dei raggi solari.
Pertanto è preferibile acquistare gli occhiali da un ottico, o da un rivenditore autorizzato.
È importante verificare che sugli occhiali o sulla confezione non manchino:
- La marcatura CE;
- La nota informativa che riporta nome e indirizzo del produttore, categoria del filtro solare, tipo di filtro solare, classe ottica, istruzioni di impiego, pulizia e manutenzione.
Occhiali da sole comprati in punti vendita non autorizzati possono danneggiare l'occhio. Se l'occhiale contraffatto presenta una lente scura, il buio della lente fa dilatare la pupilla sottoponendo l'occhio a una penetrazione di raggi maggiore a quella che si avrebbe senza occhiali.
Quindi si raccomanda ai bambini, già sotto l'anno di vita, l'uso di un buon occhiale da sole, anche per impedire l'insorgere di una cheratocongiuntivite attinica¹ da raggi UVA e UVB.
Obbligatorio l'uso degli occhiali da sole per i bambini con congiuntivite allergica, che sono più sensibili ai raggi solari.
La sabbia
Nel caso in cui, inavvertitamente, al bimbo entri della sabbia negli occhi, è necessario lavare accuratamente il viso e sciacquare l'occhio con acqua corrente (mai con acqua di mare), fino a che ogni residuo di sabbia sarà eliminato. È importante impedire al bambino di strofinare l'occhio, perché tale movimento potrebbe creare un'abrasione corneale.
Se il piccolo continua ad avvertire fastidio o prurito, è meglio rivolgersi all'oculista per una visita accurata. Girando la palpebra, il medico può provvedere alla rimozione della sabbia residua o verificare che non vi sia un'abrasione della cornea.
L'acqua
L'acqua dolce della piscina, soprattutto laddove vi sia un'alta concentrazione di cloro, produce spesso un fisiologico arrossamento degli occhi. Trascorse le due ore dall'ultima immersione in acqua, il rossore dovrebbe scomparire. In caso contrario, si possono utilizzare dei colliri blandi, decongestionanti, come per esempio i colliri a base di camomilla.
In caso di bruciore elevato, occasionalmente, è possibile usare anche un collirio vasocostrittore o anti-infiammante, che dona immediatamente una sensazione di sollievo e schiarisce gli occhi, eliminando il rossore. Sentite sempre lo specialista prima di somministrare questo tipo di collirio perché l'uso frequente potrebbe causare l'occhio rosso cronico.
L'acqua di mare è meno fastidiosa dell'acqua della piscina. In mare è più facile, però, contrarre delle congiuntiviti, soprattutto se l'acqua è inquinata.
Meglio, quindi, evitare di tenere per molto tempo gli occhi aperti sott'acqua.
In caso di rossore, comportarsi come per l'acqua dolce: collirio decongestionante, se il rossore persiste dopo le due ore dall'ultimo bagno e vasocostrittore se il fastidio e il rossore non tendono a diminuire.
Fonte: Ufficio Stampa Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma