Nonostante ciò i prodotti alimentari gluten-free rappresentano un indotto economico di importanza rilevante in Italia e che riscontrano favorevolmente anche il gusto di consumatori che non soffrono di tale patologia. Oggi si sta aprendo la possibilità di creare alimenti che uniscano proprietà nutrizionali e tecnologiche del grano mantenendo la sicurezza per i pazienti celiaci.
Il glutine, dunque, è indispensabile per l’alimentazione umana? Quali risultati si otterrebbero sul piano della salute del consumatore?
La risposta potrebbe essere data dall’innovazione “Gluten Friendly”, frutto della ricerca iniziata nel 2009 dalla Prof.ssa Carmen Lamacchia dell’Università degli studi di Foggia. Tale ricerca, mediante lo studio di un grano tipico pugliese, il “grano arso”, ha scoperto che applicando altissime temperature in breve tempo sulle cariossidi di grano idratate, prima della molitura, le proteine del grano si “detossificano” mantenendo le caratteristiche naturali.
Il progetto “Gluten Friendly” ha ricevuto i seguenti premi nel 2015: due sigilli di eccellenza nell’ambito dei progetti europei SME2 di Horizon 2020 da parte della Commissione Europea, il premio francese Nutriaward come migliore processo innovativo in campo alimentare salutistico e il premio nazionale per l’innovazione.
Fonte: Ufficio Stampa ANA Accademia Nazionale di Agricoltura