Dormire bene nella terza età allontana il rischio demenza e declino cognitivo
Uno studio lo conferma definitivamente
Due parametri del sonno sono in relazione al rischio di sviluppare demenze senili come quella di Alzheimer e cioè soffrire di apnee del sonno e non trascorrere tempo sufficiente nella fase di sonno profondo, quella in cui il cervello ha modo di rigenerarsi. già numerosi studi avevano ipotizzato che la qualità del sonno, soprattutto nella terza età, avesse un qualche legame con alcuni danni cerebrali legati allo sviluppo cerebrale ma un recente studio condotto VA Pacific Islands Health Care System di Honolulu, alle Hawaii ha mostrato che un gruppo di anziani studiati negli anni mostrava segni di danni cerebrali se mostrava segni di apnee notturne e scarsità di sonno profondo, parametri misurati con la polisonnografia domiciliare, rispetto ad un altro gruppo di anziani che non aveva i due disturbi. Il danno cerebrale riscontrato era presente sia in chi soffriva di entrambi i disturbi sia in chi offriva solo di uno dei due ed è il tipo di danno che si rapporta all'insorgenza di demenza.