Il Primo Pacemaker Wireless senza chirurgia
sarà impiantato al Centro Cardiologico Monzino di Milano
Un pacemaker senza fili, l'inserimento con metodiche non chirurgiche, una durata molto prolungata nel tempo. Sono queste le caratteristiche del nuovo stimolatore cardiaco che verrà impiantato per la prima volta in Italia nelle prossime settimane al Centro Cardiologico Monzino, sotto la supervisione del Prof. Claudio Tondo, Responsabile dell'Unità di Artimologia. «Questo nuovo stimolatore
rivoluzionerà il mondo dei pacemaker e nel tempo gli impianti tradizionali
saranno gradualmente sostituiti dalla nuova tecnologia anche per i casi più
complessi. I sistemi miniaturizzati rappresentano il futuro – dichiara il prof.
Claudio Tondo, responsabile dell’Aritmologia del Centro Cardiologico – e fra
appena poche settimane al Monzino impianteremo il pacemaker wireless già
ai primi pazienti: il nostro IRCCS è stato selezionato tra i quattordici centri
al mondo in cui si svolgerà la valutazione clinica del nuovo sistema». Il pace maker senza fili potrà essere introdotto
direttamente nella cavità cardiaca passando attraverso la vena femorale con una
procedura chirurgica interventistica, senza quindi nessuna apertura della cute,
nessuna cicatrice e nessun rischio di incorrere nelle problematiche che un atto
operatorio può comportare. L’assenza di fili, inoltre, riduce la possibilità che
il sistema vada incontro a malfunzionamenti legati al danneggiamento dei cavi,
e la batteria a lunga durata può assicurare al dispositivo una durata superiore
a quella standard, in media di 5-6 anni.A differenza dei sistemi tradizionali, che riescono a stimolare elettricamente tutto il cuore, il pacemaker wireless, al momento, è in grado di agire su una sola camera cardiaca, pertanto attualmente sono candidabili alla nuova applicazione solo i pazienti meno gravi. Si tratta di un numero di casi comunque importante, rappresentano infatti quasi un terzo dei 30.000 interventi di inserimento o sostituzione di pacemaker che si svolgono ogni anno in Italia.
Vai alla Video Intervista con il Prof. Claudio Tondo
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