Il ruolo della "Cattiveria" in un percorso oncologico Un atteggiamento distruttivo può essere di ostacolo alla relazione con il medico e all'outcome Lo sgomento di fronte alla malattia ma anche la mancanza di ascolto e attenzione possono far provare rabbia Come gestire i sentimenti negativi per migliorare la capacità di combattere il cancro
Lo sgomento che coglie dopo una diagnosi di tumore può tramutarsi in rabbia, aggressività, incapacità di relazionarsi in modo sereno con gli altri, siano essi medici o familiari. Questo atteggiamento che con un giudizio superficiale potrebbe esser chiamato per cattiveria è spesso un ostacolo al rapporto con il proprio medico, e finisce con l’interferire sul percorso di cura. Capire l’origine di questo atteggiamento distruttivo e aiutare chi prova un sentimento che potremmo definire il contrario dell’empatia quando deve affrontare una malattia come il cancro è un obiettivo difficile da raggiungere ma è importante che si inizi a porre attenzione al disagio espresso dalla rabbia e dalla chiusura verso gli altri perché solo con l’attenzione e l’ascolto si può superare il giudizio e aiutare chi sta esprimendo con una modalità negativa un sentimento di paura e impotenza di fronte alla malattia. Abbiamo parlato di tutto questo con: Paolo Marchetti - Oncologo Vittorino Andreoli - Psichiatra Piergiorgio Donatelli - Filosofo Remo Girone - attore
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