La "Sindrome da Marito in Pensione" colpisce le donne anche se lavorano, la depressione è un fattore di rischio per entrambi i coniugi quando uno dei due smette di lavorare
Andare in pensione è un momento sempre delicato nella vita di chiunque, perchè la routine giornaliera cambia, il ruolo sociale si impoverisce, le giornate sembrano improvvisamente lunghe e vuote e solo se si riesce a dedicarsi ad hobbies ed interessi gli anni del pensionamento possono risultare gradevoli e gratificanti. Ma da nuovi studi emerge che la depressione non colpisce solo chi va in pensione, ma anche il coniuge che si trova ad avere la vita completamente cambiata dalla presenza costante in casa di un marito che fino a pochi giorni prima usciva al mattino e rientrava la sera. E non si parla di depressione solo per le donne che non lavorano, ma anche per coloro che sono ancora impegnate nel mondo lavorativo, perchè il marito che rimane a casa diventa più pressante, ha più richieste, magari piccole incombenze che aggravano la giornata della donna che lavora. I risultati sono tratti da lavori svolti da numerose università giapponesi e analizzati dall'università di Padova che ha stimato che per ogni anno di pensione del marito il rischio che una moglie sviluppi la Sindrome da marito in pensione varia fra il 6 e il 13%. E' quindi fondamentale prestare attenzione non solo allo stato d'animo di chi va in pensione ma più in generale della coppia, soprattutto se al momento della pensione si arriva con problemi economici o genitori anziani ancora in vita che aggravano lo stato d'animo e la difficoltà di far fronte a tutti gli impegni.