Le linee guida per la prevenzione dell'Ictus nelle donne
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Molto spesso si tende a pensare alle ischemie - cardiache o cerebrali - come ad una malattia che si coniuga al maschile e invece le percentuali dicono che le donne colpite da ictus sono in numero addirittura agli uomini tanto che i dati del 2010 riportano più di 77.000 donne morte per un episodio ischemico a fronte di circa 52.000 uomini. E' quindi bene sapere l'importanza dei fattori di rischio, di come fare prevenzione e di come riconoscere i segni precoci di un'ischemia, ricordando sempre che la tempestività d'intervento è determinante per limitare i danni ed ottenere il miglior recupero funzionale e cognitivo. A stilare le linee guida per l'ictus nel sesso femminile l'American Heart Association in collaborazione con la American Stroke (Ictus) Association che ci ricordano che in media una donna ogni cinque nel corso della sua vita corre il rischio di andare incontro ad un episodio più o meno grave di ictus e quindi è bene che conosca i propri fattori di rischio e ciò che può fare per prevenire una attacco ischemico. I fattori di rischio più importanti sono i seguenti:
E passiamo ora alla prevenzione:
E per finire quali sono i segni principali che devono far pensare ad un probabile ictus e allertare i soccorsi che negli Stati Uniti vengono chiamati con l'Acronimo di F.A.S.T. (Face dropping, Arm Weakness, Speech difficulties, time to call 911) e che ora vediamo tradotte in italiano quali sono:
Altri parametri da tenere in considerazione sono:
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- Gravidanza: La percentuale di donne che va incontro ad un ictus durante una gravidanza di 3 su 10.000 contro le 2 ogni 10.000 fra le donne che non sono in stato di gravidanza.
- Preeclampsia: La condizione di preeclampsia contribuisce ad alzare notevolmente i valori della pressione arteriosa aumentando il rischio di avere un episodio ischemico e raddoppia anche il rischio successivo nel corso della vita.
- Assunzione di pillola anticoncezionale: Raddoppia il rischio di andare incontro ad un episodio di ictus soprattutto nelle donne che soffrono di ipertensione.
- Terapia ormonale sostitutiva: nel corso dei primi anni molte donne ricorrosno alle terapie ormonali sostitutive che possono aumentare il rischio di avere degli episodi ischemici.
- Emicranie Oftalmiche con aura: Le donne che soffrono di emicranie oftalmiche con aura - soprattutto se sono fumatrici - hanno un rischio più alto di soffrire di ictus.
- Fibrillazione atriale: Quadruplica addirittura il rischio di ictus ed è più frequente nelle donne sopra i 75 anni che non negli uomini.
E passiamo ora alla prevenzione:
- Trattare attentamente l'ipertensione in gravidanza: Non trascurare un aumento pressorio nei mesi ella gravidanza, curarlo con i farmaci adeguati e monitorare i valori regolarmente per aggiustare le terapie. Nel caso di preeclampsia prendere in considerazione, in accordo con il proprio medico curane, il trattamento a base di aspirina.
- Monitorare la pressione sanguigna quando si assume la pillola anticoncezionale: prima di assumere un contraccettivo orale la pressione sanguigna andrebbe controllata e anche se normale andrebbe monitorata periodicamente soprattutto se si è fumatrici. Ovviamente smettere di fumare è fondamentale per ridurre i rischi di andare incontro ad un ictus.
- Non usare Terapie ormonali sostitutive come protezione cardiovascolare: Un tempo si pensava che potessero abbassare il rischio di avere ictus, oggi è stato dimostrato il contrario.
- Smettere di fumare in caso di emicranie oftalmiche: se si soffre di emicranie con aurea è bene smettere di fumare per ridurre i rischi di ischemie.
- Screening per la fibrillazione atriale: dopo i 75 anni ogni donna dovrebbe essere monitorata per la fibrillazione atriale e trattata adeguatamente.
E per finire quali sono i segni principali che devono far pensare ad un probabile ictus e allertare i soccorsi che negli Stati Uniti vengono chiamati con l'Acronimo di F.A.S.T. (Face dropping, Arm Weakness, Speech difficulties, time to call 911) e che ora vediamo tradotte in italiano quali sono:
- Face Dropping - Il viso che cede o perde sensibilità: Se una parte del viso tendere a cedere o a perdere sensibilità e la muscolatura a non rispondere può essere significativo ed è bene effettuare la prova del sorriso per valutare se il paziente è in grado di farlo simmetricamente o se una parte del viso rimane cadente.
- Arm Weakness - Debolezza o Insensibilità di un arto: se una arto, braccia o gamba perde forza o sensibilità chiedere al paziente di sollevare entrambe le braccia per verificare se una delle due tende a rimanere più bassa rispetto all'altra.
- Speech difficulties - Difficoltà di parola: Se la prola perde di fluidità e si ha difficoltà ad esprimersi o a comprendere provare a far ripetere una semplice frase come "Il cielo è blu" per vedere il grado di comprensione e la capacità di espressione.
- Tine to call 911 - Tempestività nel chiamare il 118: se uno o più di questi sintomi sono presenti, anche se regrediscono, non esitare a chiamare il 118 e a precisare che ci è una persona a rischio ictus e che quindi deve essere trasportata d'urgenza in una Stroke Unit, unità adatte a fronteggiare l'emergenza e a gestire con tempestività l'evento,. Annotare l'ora in cui i sintomi sono iniziati per poterli comunicare ai sanitari.
Altri parametri da tenere in considerazione sono:
- Insensibilità o debolezza di braccia, gambe o parti del viso
- Confusione mentale e difficoltà a comprendere anche semplici frasi
- Difficoltà di visione ad uno o entrambi gli occhi
- Problemi a camminare, vertigini, disturbi dell'equilibrio posturale, mancanza di coordinazione
- Improvviso mal di testa senza cause apparenti
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