Per gli over 60 prendersi cura dei nipoti può aiutare a mantenere attive le funzioni cerebrali ma deve essere un impegno saltuario altrimenti si ottiene un effetto contrario
Il ruolo dei nonni nella società moderna è talmente centrale da non poter immaginare una giornata tipo in cui non sia uno dei nonni a prendere i bambini a scuola, portarli a lezioni di inglese o a nuoto, accompagnarli a casa degli amichetti o aiutarli a fare i compiti. E sicuramente questo tipo di impegno, oltre ad aiutare i genitori che spesso lavorano fino a tardi la sera, è una gratificazione per chi, dopo aver lasciato il lavoro, spesso si trova ad avere delle lunghe giornate vuote da riempire. Ma il benessere che si riceve dalla compagnia dei nipoti è maggiore quando l'impegno non è quotidiano e non comporta stanchezza e stress. Uno studio australiano su un campione di nonni fra i 57 e i 68 anni ha preso in esame le funzioni cognitive e le risposte di memoria di nonni che accudivano i loro nipotini da una volta alla settimana a tutti i giorni. Ebbene tutti coloro che accudivano i nipoti una sola volta alla settimana mostravano performance mentali ottime, più i giorni aumentavano e più diminuiva la brillantezza questo a causa della stanchezza fisica e dell'impegno mentale che comporta seguire dei bambini piccoli e iperattivi. Quindi è salutare prendersi cura dei nipoti, passare del tempo con loro facendo cose insieme e divertendosi, ma senza che questo venga percepito come un impegno assoluto altrimenti ingenera stress e non aiuta a mantenere attivo il cervello nel modo giusto.