Sono in arrivo i primi farmaci biologici (anticorpi monoclonali iniettabili) per l'ipercolesterolemia che agiscono come inibitori della proteina CPSK9 - E nei prossimi mesi sarà messo a punto un vaccino per aiutare il sistema immunitario ad inibire spontaneamente la proteina
Da quando è stato scoperto il legame fra ipercolesterolemia e presenza della proteina CPSK9, e sono ormai circa dieci anni, si sta cercando di mettere a punto farmaci in grado di inibire il suo ruolo nel meccanismo di accumulo di LDL nel sangue e siamo ormai giunti alla messa in commercio dei primi farmaci biologici, anticorpi molecolari, iniettabili con somministrazione bisettimanale o mensile che hanno dimostrato una capacità di ridurre i valori del 55-75% sia in pazienti che non avevano effettuato altre terapie precedentemente sia in pazienti che erano già in trattamento. La grande novità starà poi nella messa a punto di un vaccino, prevista per il 2016, in grado di stimolare il sistema immunitario nella inibizione spontanea della proteina. I primi fruitori della nuova categoria di farmaci saranno tutti coloro che non rispondono al trattamento con le statine, tutti coloro che hanno reazioni gravi alle statine e tutti coloro che hanno una ipercolsterolemia di tipo familiare che difficilmente si riesce a stabilizzare con stili di vita.