Tumore al Polmone non a piccole cellule e test di profilazione genetica Lo studio molecolare del tumore permette di identificare le mutazioni genetiche come il riarrangiamento del gene ALK per scegliere terapie più mirate ed efficaci Il Progetto "Centro per Cento" per ottimizzare l'accesso ai test e la scelta terapeutica
Grazie ai progressi della ricerca scientifica oggi si sa che il tumore al polmone non a piccole cellule la forma più diffusa di tumore polmonare, ha molte forme, tutte diverse fra loro, legate a specifiche mutazioni genetiche come ad esempio il riarrangiamento del gene ALK, mutazioni che possono essere identificate grazie a test molecolari avanzati, eseguiti con la next generation sequencing, tecnica che consente la lettura multipla e parallela di singoli frammenti di DNA individuando così l’eventuale presenza di alterazione genetica e consentendo una scelta terapeutica mirata, con terapie target che migliorano prognosi e qualità di vita. E’ fondamentale quindi che i test molecolari siano ampiamente diffusi, proposti ed utilizzati come driver per ottimizzare le strategie terapeutiche, ed è questo l’obiettivo del progetto Centro per Cento, avviato da quasi un anno e supportato da Roche, che coinvolge 60 centri oncologici italiani col fine di raccogliere dati sull’accesso ed utilizzo dei test per identificare un modello virtuoso che possa ottimizzare i percorsi diagnostico terapeutici e rendere sempre più concrete le potenzialità della medicina personalizzata anche per il tumore al polmone. Nel corso della conferenza stampa di presentazione dei primi risultati del progetto Centro per Cento abbiamo intervistato: Silvia Novello, Università degli Studi di Torino Stefania Vallone, WALCE Onlus Giorgio Colombo, Università degli Studi di Pavia Anna Maria Porrini, Direttore Medico di Roche Italia
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