Tumore al Polmone: test molecolari e terapie target le grandi novità Le forme sono molte e diverse fra loro, legate alla mutazione di specifici geni Test molecolari e terapie target sono oggi disponibili per migliorare la prognosi ma ci sono ancora troppe disuguaglianze fra i vari paesi europei e le varie regioni italiane per l'accesso a test e farmaci innovativi
Il tumore al polmone resta uno fra i tumori più diffusi ed è ancora la prima causa di morte per tumore nell’unione europea. Grazie alla ricerca oggi si sa che le forme di tumore polmonare sono molto diverse fra loro, legate a specifiche mutazioni genetiche, e si sa anche che grazie a test molecolari specifici come ALK, EGFR, PD-L1 e ROS 1 è possibile impostare terapie mirate, più efficaci e meno tossiche, come i farmaci a bersaglio molecolare e l’immunoterapia. Uno scenario che cambia quindi, con grandi opportunità terapeutiche per molti pazienti, che però presenta ancora delle criticità importanti, come la disuguaglianza nell’accesso ai test molecolari e ai farmaci innovativi fra paese e paese in Europa e fra regione e regione in Italia, un gap evidenziato dal report LuCE 2018 che mostra come possano passare fino a 20 mesi fra l’approvazione europea a quella italiana di un farmaco, un ritardo che deve essere colmato per offrire ad ogni paziente la miglior strategia terapeutica per combattere il tumore al polmone. Nel corso del Convegno dedicato al Tumore al Polmone abbiamo intervistato: Silvia Novello, Università degli Studi di Torino - Presidente WALCE Onlus Francesco Cognetti, Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, Roma Stefania Vallone, Presidente LuCE Elisabetta Iannelli, Segretario Generale FAVO Anna Maria Mancuso, Presidente Salute Donna Onlus Francesca Moccia, Vice Segretario Generale di CittadinanzAttiva
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