
“L’emicrania è una delle malattie neurologiche più debilitanti, ma spesso “incompresa” o ignorata, nonostante gli effetti devastanti che esercita sulla vita personale e professionale dei pazienti”, ha dichiarato Vasant Narasimhan, Global Head Drug Development e Chief Medical Officer di Novartis. “Con erenumab ci siamo sicuramente avvicinati di un passo al nostro obiettivo, quello cioè di offrire una terapia preventiva efficace e ben tollerata, che in definitiva aiuti i pazienti a riprendersi la loro vita”.
L’uso eccessivo di farmaci per il sollievo dal dolore acuto è comune tra le persone che soffrono di emicrania. Molti pazienti sono tuttavia scarsamente soddisfatti del trattamento ed entrano quindi in un circolo vizioso, continuando ad assumere una quantità sempre maggiore di farmaci specifici per l’emicrania acuta, cercando disperatamente di controllare i propri sintomi. Il 48% (274) dei pazienti arruolati nello studio clinico con erenumab nella prevenzione dell'emicrania cronica aveva una storia recente di medication overuse. Perfino in questa popolazione di pazienti difficili da trattare, erenumab ha mostrato benefici significativi.
Erenumab
Erenumab è un anticorpo monoclonale interamente umano specificamente concepito per bloccare in modo potente e selettivo il recettore del peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP, Calcitonin-Gene-Related-Peptide), che è un neuropeptide che si ritiene svolga un ruolo chiave nella mediazione del dolore invalidante dell’emicrania.
L’emicrania
L’emicrania è una malattia neurologica distinta,14 che comporta attacchi ricorrenti di mal di testa, con un’intensità da moderata a grave, con dolore tipicamente pulsante, spesso unilaterale e associato a nausea, vomito e sensibilità a luce, suoni e odori. L’emicrania è associata a dolore, disabilità e ridotta qualità della vita, nonché a un peso economico per la società. L’emicrania ha un impatto profondo e limitante sulle capacità di un individuo di svolgere le normali attività quotidiane, ed è stata dichiarata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità una delle 10 cause primarie di anni vissuti con disabilità per gli uomini e le donne.Questa patologia rimane sotto-riconosciuta e sotto-trattata. Le attuali terapie preventive sono state mutuate da altre indicazioni e sono spesso associate a scarsa tollerabilità e a mancanza di efficacia, due fattori che determinano un aumento dei tassi di sospensione e di insoddisfazione dei pazienti. Le cause e gli elementi scatenanti della malattia non sono ancora stati interamente compresi, anche perché ogni forma di emicrania è diversa dalle altre. Tuttavia, da molto tempo si ritiene che il peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP, Calcitonin-Gene-Related-Peptide) svolga un ruolo chiave nei meccanismi fisiopatologici sottostanti.20 Si pensa che il CGRP –un neuropeptide che si lega al complesso recettoriale del CGRP – sia responsabile della trasmissione dei segnali di dolore associati all’emicrania. È stato rilevato che i livelli di CGRP aumentano in concomitanza con l’insorgenza dei sintomi e ritornano alla normalità quando il dolore cessa. Il CGRP è un potente vasodilatatore coinvolto nella trasmissione sensoriale che avviene durante un’emicrania.
Erenumab è attualmente in studio per la prevenzione dell’emicrania, sia episodica che cronica, e i dati dell’intero programma di sviluppo clinico e pre-clinico di erenumab supportano la domanda di registrazione che è stata sottomessa sia negli Stati Uniti che nell’Unione Europea come inibitore del recettore del CGRP nella prevenzione dell’emicrania. Nel corso dei quattro studi clinici di fase II e III controllati verso placebo, oltre 2600 soggetti sono stati esposti a erenumab. Inoltre, uno studio clinico di estensione è attualmente in corso per valutare l’efficacia e la sicurezza di erenumab con un’osservazione fino a 5 anni.
Fonte: Ufficio Stampa Providence