“Il programma scientifico del 21° congresso nazionale SIMRI consentirà di aggiornarsi sui principali aspetti fisiopatologici, clinici, diagnostici, terapeutici e gestionali della maggior parte delle patologie respiratorie che colpiscono i bambini - aggiungono i coordinatori scientifici dell’evento, i professori Francesca Santamaria dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, Fulvio Esposito dell’Azienda Ospedaliera Santobono-Pausilipon e Carlo Capristo della Università Vanvitelli di Napoli -. Tra esse, alcune come la patologia ciliare, le malattie dell’interstizio polmonare e le bronchiettasie sono ancora fortemente sottostimate in questa fascia di età, nonostante gli sforzi per diffondere la conoscenza della malattie rare polmonari anche nella comunità pediatrica. Altre, quali l’asma bronchiale severa, richiedono un continuo aggiornamento nel campo della diagnosi e delle novità di trattamento da poter trasferire nella pratica clinica, con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dei bambini e degli adolescenti affetti”. Numerose, inoltre, le attività collaterali e collegate al congresso SIMRI. Per rendere più interattiva la partecipazione, sono stati previsti corsi di formazione teorico-pratici, a numero chiuso, riservati a coloro che vorranno approfondire specifiche tematiche. Inoltre, proseguendo quanto già fatto nel corso del Congresso Nazionale di Roma del 2016, è stato organizzato, con la collaborazione delle sezioni pediatriche della European Respiratory Society (ERS) e dell’American Thoracic Society (ATS), l’“International Pediatric Lung”: l’incontro, in lingua inglese, si terrà sabato 14 ottobre e vedrà la partecipazione di illustri relatori europei e di oltreoceano.
Al congresso SIMRI ampio spazio è dedicato al tema dei corretti stili di vita e dei disturbi respiratori. A corollario dell’evento, visto il grande successo ottenuto nelle precedenti edizioni, è replicata la manifestazione Vivere bene per respirare meglio: Dai un calcio al fumo. E’ presente, in sede congressuale, uno spazio educativo dedicato a bambini ed adolescenti. Sabato 14 ottobre è prevista inoltre la partecipazione degli studenti dell’Istituto Comprensivo Statale “Foscolo-Oberdan” di Napoli che mostreranno i loro elaborati (disegni, filmati) contro il tabagismo giovanile. A seguire i ragazzi daranno un simbolico “calcio al fumo” abbattendo dei birilli a forma di sigarette, sistemati come barriera su mini aree di rigore collocate in Via Partenope. “Più del 56% dei fumatori italiani ha preso il vizio tra i 15 e i 20 anni - prosegue Cutrera -. Per questo le campagne di prevenzione devono essere rivolte soprattutto ai giovanissimi. Le sigarette non provocano solo il cancro e le patologie cardio-vascolari ma anche molte malattie respiratorie. In molti casi la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) può avere origini proprio in età pediatrica. I bambini che presentano un calibro delle vie aeree più piccolo, una volta che iniziano a fumare, possono manifestare intorno ai 40 anni BPCO precoce. Esiste poi il grave problema dell’esposizione al fumo passivo. E’ una delle principali cause dell’ipertrofia adenoidea che a sua volta dà origine ai disturbi respiratori infantili del sonno. Nonostante le leggi sempre più restrittive, la metà dei tabagisti italiani ammette di accendersi una sigaretta in presenza di bambini”. La SIMRI ha quindi promosso, insieme alla Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) e all'Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO), il progetto Il pediatra come facilitatore di smoking cessation. “Il nostro obiettivo è dare ai medici una preparazione specifica su come riuscire a convincere i genitori di bambini afflitti da patologie respiratorie a smettere di fumare - conclude il Presidente SIMRI -. In questo modo possiamo anche prevenire il tabagismo giovanile perché è dimostrato scientificamente che chi cresce in una casa in cui è consentito fumare tende a prendere il vizio da grande”. Il progetto è promosso solo dalle tre società scientifiche senza nessun educational grant. Dopo il primo corso a Salerno, le attività formative si sposteranno a Roma, Torino e Firenze.
Fonte: Ufficio Stampa Intermedia