Pralsetinib rappresenta la prima e unica terapia target approvata nell’Unione Europea per il trattamento di prima linea dei pazienti con NSCLC avanzato positivo per la fusione del gene RET.

· L’approvazione condizionata è basata sui risultati dello studio ARROW di fase I/II, in cui pralsetinib ha mostrato una risposta clinica duratura nei pazienti con NSCLC con fusioni di RET
Roche ha annunciato che la Commissione Europea ha concesso l’approvazione condizionata per pralsetinib in monoterapia per il trattamento di pazienti adulti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) in stadio avanzato positivo per la fusione del gene REarranged during Transfection (RET) non precedentemente trattati con un inibitore di RET. Pralsetinib rappresenta il primo e unico trattamento target approvato nell’Unione Europea per il trattamento di prima linea dei pazienti con NSCLC avanzato positivo per la fusione del gene RET
“Con l'approvazione di pralsetinib da parte della Commissione Europea, i pazienti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule positivo alla fusione di RET potranno avere a disposizione la prima terapia target autorizzata in Europa per il trattamento di prima linea di questa tipologia di tumore polmonare – ha commentato Filippo de Marinis, Direttore della Divisione di Oncologia Toracica dell'Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano – Assume pertanto sempre più importanza la necessità di poter effettuare già alla diagnosi una profilazione genomica completa, per indirizzare i pazienti, spesso giovani e non fumatori, verso il trattamento di prima linea più appropriato per il carcinoma polmonare RET-positivo".
Il NSCLC positivo alla fusione di RET colpisce ogni anno circa 37.500 persone in tutto il mondo ed è diagnosticato spesso in pazienti più giovani rispetto all’età media delle persone che ricevono diagnosi di tumore al polmone, e in persone senza una forte abitudine al fumo.
Pralseltinib nel NSCLC avanzato positivo alla fusione di RET, insieme ad alectinib nel NSCLC avanzato ALK-positivo ed entrectinib nel NSCLC avanzato ROS1-positivo, fa parte del crescente portfolio di trattamenti di precisione di Roche. Insieme, questi farmaci rappresentano delle opzioni terapeutiche personalizzate per quasi un paziente su dieci con NSCLC avanzato. I test diagnostici volti all’identificazione delle fusioni di RET, rappresentano il modo più efficace per identificare pazienti con NSCLC avanzato eleggibili per il trattamento con la nuova terapia target pralsetinib .
Oltre al NSCLC, le alterazioni RET sono anche driver oncogenici per altre tipologie di tumore, come i tumori tiroidei. Pralsetinib ha dimostrato di agire in diversi tipi di tumori solidi, un dato che indica un potenziale d’azione agnostico, ossia indipendente dal tipo di tumore. La Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha approvato pralsetinib per il trattamento di pazienti adulti con NSCLC metastatico RET-positivo, e per il trattamento di pazienti adulti e pediatrici di età pari o superiore a 12 anni che presentano tumori della tiroide avanzati positivi per alterazioni di RET. La molecola è stata anche approvata in Canada, Cina continentale e Svizzera. Nell'Unione Europea, è prevista la presentazione della domanda per i carcinomi tiroidei positivi alla fusione di RET e midollari della tiroide con mutazione di RET. Le domande di registrazione per queste indicazioni sono in corso in diversi Paesi.
Informazioni sui tumori positivi per le alterazioni del gene RET
Le alterazioni del gene RET, quali fusioni e mutazioni, sono driver oncogenici in molti tipi di cancro, tra cui il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) e diversi tipi di carcinoma tiroideo. Ogni anno nel mondo vengono diagnosticati circa 2,21 milioni di casi di carcinoma polmonare di cui circa 1,8 milioni sono casi di NSCLC. Le fusioni del gene RET sono presenti in circa l'1-2% di questi pazienti, il che significa che il NSCLC RET-positivo colpisce fino a 37.500 persone ogni anno. Inoltre, il 10-20% circa dei pazienti con carcinoma papillare della tiroide (il tipo più comune di carcinoma della tiroide) è affetto da tumori positivi alla fusione di RET [9], mentre all’incirca il 90% dei soggetti con carcinoma midollare della tiroide in stadio avanzato (una rara forma di cancro della tiroide) sono portatori di mutazioni di RET. In rari casi, si osservano fusioni di RET nel colangiocarcinoma, nel carcinoma colorettale, nel carcinoma neuroendocrino, nel carcinoma ovarico, nel carcinoma del pancreas e nel carcinoma del timo.
Pralsetinib
Pralsetinib è una nuova terapia target, somministrata una volta al giorno, per via orale, diretta contro specifiche alterazioni del gene REarranged during Transfection (RET) comprese fusioni e mutazioni, indipendentemente dal tessuto di origine.
I dati preclinici hanno dimostrato che pralsetinib inibisce le fusioni e le mutazioni primarie di RET che causano lo sviluppo del tumore in determinati tipi di pazienti, così come le mutazioni secondarie di RET ritenute essere alla base dello sviluppo della resistenza ai trattamenti.