La salute mentale è un diritto e deve essere garantita a tutti, ovunque. A maggior ragione in questo momento, quando a causa della pandemia da COVID-19 il disagio psichico sta aumentando e si stima che nei prossimi mesi più di una persona su due potrebbe soffrire di disturbi mentali. È stato calcolato inoltre che i servizi di salute mentale avranno il 30% dei pazienti in più: 300 mila che si sommeranno ai 900 mila già in carico. Servono dunque maggiori investimenti, servizi di salute mentale accessibili ma serve anche, e soprattutto, abbattere il muro dello stigma e dei pregiudizi, che tuttora circonda le persone che soffrono di disturbi mentali. Ed è proprio questo l’obiettivo della campagna nazionale “Insieme per la salute mentale”, voluta e organizzata da Lundbeck Italia in vista della Giornata Mondiale della Salute Mentale, il prossimo 10 ottobre, per sensibilizzare sul tema e creare un’onda verde per ridare simbolicamente centralità alle persone affette da questi disturbi. Il verde è infatti il colore della salute mentale e sarà il protagonista della campagna che, per tutto il mese di settembre fino a fine ottobre, coinvolgerà il pubblico in challenge su Facebook, Instagram, LinkedIn, Twitter e Tik Tok: dalla “danza” su un brano musicale creato ad hoc per l’iniziativa e una coreografia studiata appositamente da un corpo di ballo, Accademia Kataklò, alla condivisione di foto indossando qualcosa di verde con l’hashtag #insiemeperlasalutementale. L’obiettivo è sottolineare come la salute mentale sia un diritto di tutti, da tutelare ancor di più oggi perché senza di essa non ci potrà essere una vera ripartenza nell’era COVID-19. Tutti sono invitati a partecipare attraverso il sito della campagna www.insiemeperlasalutementale.it, per abbattere un muro virtuale, simbolo dei tanti pregiudizi che colpiscono le persone che vivono con disturbi mentali. Il muro si sgretolerà man mano che crescerà la partecipazione del pubblico. Chi si unirà alle challenge potrà comparire anche nel video finale riassuntivo della campagna che sarà realizzato con il contributo di tutti. Madrina d’eccezione è la cantautrice Noemi, che lancia l’iniziativa nazionale con un video pubblicato sulla pagina web della campagna e sui social di Lundbeck Italia.
“La campagna prende il via in vista della Giornata Mondiale della Salute Mentale del 10 ottobre prossimo, quando il muro virtuale, simbolo dei pregiudizi nei confronti delle persone che soffrono di disturbi mentali, sarà stato abbattuto grazie a un’ampia partecipazione alle challenge sulle diverse piattaforme social – spiega Tiziana Mele, AD di Lundbeck Italia –. Questo è un progetto su cui abbiamo previsto un’ampia partecipazione. Un progetto aperto a tutti i cittadini, a tutte le parti sociali, economiche e culturali del nostro Paese, non solo al mondo della salute perché per ripartire e ridisegnare il futuro, è oggi più che mai indispensabile coinvolgere tutta la società per poter rendere davvero la salute mentale un diritto per tutti, ovunque. Questa campagna vuole sensibilizzare il pubblico nei confronti dei disturbi mentali. Uno strumento per far riflettere sull’importanza del fatto che “non ci può essere salute senza salute mentale.”
“La salute mentale in Italia ha bisogno di iniziative come questa, di sensibilizzazione per l’opinione pubblica – spiega Massimo di Giannantonio, Presidente SIP (Società Italiana di Psichiatria) –. Ogni occasione è infatti fondamentale per tenere alta l’attenzione dei cittadini. Solo così si può tenere alta anche quella delle Istituzioni che da anni sottovalutano questi problemi sanitari, sia dal punto di vista organizzativo che finanziario. Nel 2030, cioè tra meno di 10 anni, le malattie della mente supereranno al primo posto nel mondo le malattie cardiovascolari. E questo è un dato pre-COVID-19. Considerando l’enorme aumento di casi avuto in questo periodo tra pre e post lockdown, non è escluso che questo sorpasso possa avvenire addirittura prima. Se non è già avvenuto. Come SIP abbiamo calcolato che i servizi di salute mentale avranno il 30% dei pazienti in più: 300 mila che si sommeranno ai 900 mila già in carico. A tutto questo si aggiunge la sempre bassissima propensione all’investimento pubblico nel campo della salute mentale, con l’Italia che con il suo 3,2% resta fanalino di coda in Europa che ha medie superiori al 5%. Quindi con meno medici, meno personale, meno operatori dedicati a questo settore sempre più importante della salute pubblica che oggi rischia il default. Il10 ottobre 2020, rispetto ad altri del passato, sarà dunque il più importante del millennio, un vero spartiacque tra passato e futuro.”
“Tra le malattie mentali la depressione è la prima causa di disabilità, in crescita negli ultimi decenni e ancor più a seguito della pandemia e delle sue conseguenze fisiche ed economiche – spiega il Prof. Claudio Mencacci, Presidente della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia (SINPF) e Direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’ospedale Fatebenefratelli-Sacco di Milano. Per questo è quanto maio necessaria una sensibilizzazione ed un'informazione che raggiunga sia tutti gli operatori sanitari, favorendo la diagnosi e l'intervento precoce, soprattutto a livello della medicina generale. Ma soprattutto l'informazione sulla depressione come patologia curabile dovrebbe raggiungere l'intera popolazione, sensibilizzando in particolare alcune categorie quali genitori e insegnanti, famiglie e ambienti a rischio. Ogni iniziativa, ogni campagna, ogni azione di sensibilizzazione di questa problematica è quindi fondamentale. Ogni giorno è importante per ‘abbattere il muro dell’indifferenza’”.
Tutte le informazioni per partecipare alla campagna e il video di lancio di Noemi si trovano sul sito www.insiemeperlasalutementale.it, dove ogni giorno sarà possibile vedere come il muro dei pregiudizi si stia indebolendo e, partecipando a una delle diverse challenge, sarà possibile dare un contributo concreto per “farlo crollare” in tempo per il 10 ottobre.