I risultati combinati dello studio CARTITUDE-1 di fase 1b/2 presentati al congresso ASH 2020 mostrano una risposta complessiva del 97 per cento a un follow-up mediano di 12,4-mesi
“Purtroppo, la prognosi spesso non è favorevole nei pazienti con mieloma multiplo in cui almeno tre regimi di trattamento consolidati hanno perso la loro efficacia,” ha detto Deepu Madduri*, M.D., Assistant Professor di Medicine, Hematology and Medical Oncology, Tisch Cancer Institute a Mount Sinai, New York, e coordinatore dello studio. “Nello studio CARTITUDE-1, i pazienti pluritrattati, compresi coloro che erano triplo-refrattari, hanno ottenuto una risposta dopo una singola infusione di ciltacabtagene autoleucel”, ha spiegato.
“I risultati dello studio CARTITUDE sono di estremo interesse per l’alto numero di risposte complete stringenti, per la elevata percentuale di negatività della malattia minima residua e soprattutto per la sopravvivenza libera da progressione a 12 mesi pari al 76,6 per cento. Tossicità CRS di grado 3 e neurotossicità sono sostanzialmente quelle attese anche se va considerato con attenzione il dato di 6 pazienti deceduti a causa del trattamento”, ha commentato Paolo Corradini, Direttore della Divisione di Ematologia della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, Università di Milano.
Il tempo mediano alla prima risposta è stato di un mese (range, 0,9-8,5), con risultati osservati a basse dosi di cellule CAR-T (dose mediana somministrata pari a 0,71x106 cellule T vitali CAR+/kg) ed erano in corso nel 72 per cento (n=70) dei pazienti. Inoltre, il 93 per cento dei pazienti valutabili (n=53) ha raggiunto una malattia minima residua (MRD) negativa con una soglia di sensibilità a 10-5.
La sperimentazione ha incluso pazienti pluritrattati. I pazienti valutati avevano ricevuto una mediana di sei regimi di trattamento precedenti (range, 3-18); l’88 per cento (n=85) erano triplo-refrattari, il 42 per cento (n=41) penta-refrattari e il 99 per cento (n=96) erano refrattari alla precedente linea di terapia.1 Il tasso PFS a 12 mesi era del 77 per cento (con un intervallo di confidenza del 95 per cento [IC], 66-84).1 Il tasso di sopravvivenza globale a 12 mesi era dell’89 per cento (con un IC di 95 per cento, 80-94) e la produzione di cilta-cel è stata efficace per tutti i pazienti.
“I dati combinati dello studio CARTITUDE-1 di fase 1b/2 riguardano una popolazione di pazienti più ampia di quella riportata nei risultati iniziali della fase 1b, e siamo molto soddisfatti della continua e ottima risposta ottenuta” ha commentato Sen Zhuang, M.D., Ph.D., Vice President, Clinical Research Development, Janssen Research & Development, LLC. “Le risposte sembrano anche durature, come indicato dalla stima per cui l’89 per cento dei pazienti è sopravvissuto e il 77 per cento è libero da progressione della malattia dopo un follow-up di un anno.”
“Il nostro impegno è di portare cure sempre più innovative alle persone che convivono con tumori del sangue,” ha dichiarato Catherine Taylor, Vice President, Medical Affairs Therapeutic Area Strategy, Europe, Middle East and Africa (EMEA), Janssen-Cilag Ltd. Middle East. “Siamo molto contenti del fatto che gli ultimi risultati rafforzino i già promettenti dati ottenuti in precedenza e speriamo che un giorno cilta-cel possa costituire una valida opzione per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo che, ad oggi, hanno poche altre alternative”, ha concluso.
Il Mieloma Multiplo
Il mieloma multiplo è un tumore del sangue incurabile che inizia nel midollo osseo ed è caratterizzato da un'eccessiva proliferazione di plasmacellule. In Europa, nel 2018 sono state diagnosticate oltre 48.200 persone con mieloma multiplo e sono morti oltre 30.800 pazienti. Circa il 50 per cento dei pazienti con nuova diagnosi non sopravvive oltre i cinque anni dopo la diagnosi, e quasi il 29 per cento dei pazienti con mieloma multiplo muore entro un anno dalla diagnosi.
Sebbene il trattamento possa portare alla remissione, sfortunatamente i pazienti possono andare incontro a una recidiva, poiché non esiste attualmente una cura risolutiva. Il mieloma multiplo si definisce refrattario quando la malattia progredisce entro i 60 giorni dall'ultima terapia. Il mieloma multiplo è recidivato, invece, quando la malattia si ripresenta dopo un periodo di remissione iniziale, parziale o completa. Mentre alcuni pazienti con mieloma multiplo non presentano alcun sintomo, la maggior parte viene diagnosticata proprio a causa dei sintomi che possono includere problemi alle ossa, riduzione dei globuli rossi, aumento del calcio, problemi ai reni o infezioni. I pazienti che ricadono dopo il trattamento con terapie standard, inclusi inibitori del proteasoma e agenti immunomodulatori, hanno una prognosi sfavorevole e poche opzioni di trattamento disponibili per il controllo della malattia.