Il gruppo di ricerca “Promozione e Prevenzione” del Dipartimento di Sanità pubblica e malattie infettive della Sapienza ha realizzato “GiochiAMO”, un modello innovativo di promozione della salute nella scuola primaria che si basa sulla trasmissione di conoscenze e l’apprendimento attivo tramite l’utilizzo del gioco
Lo scopo è quello di insegnare a mangiare correttamente, fare attività fisica ed evitare comportamenti nocivi, oltre a favorire una buona salute psichica e sociale, creando un contesto in cui viene facilitato il confronto, la socialità e l’apprendimento attivo.
GiochiAMO ha raggiunto questi obiettivi affrontando argomenti quali la sana alimentazione, l’attività motoria, la lotta al fumo e all’alcol nelle classi dalla seconda alla quinta elementare. Per determinare un cambiamento nei comportamenti, la tradizionale trasmissione di conoscenze è stata supportata daI gioco, strumento di crescita e di interazione con un promettente valore educativo e pedagogico. Sfruttandone la natura aggregativa e creativa, il progetto ha inserito nel programma didattico alcune attività ludiche come i giochi di carte, da tavolo e di movimento.
Per consolidare l’acquisizione di un comportamento positivo e flessibile di fronte alle difficoltà della vita quotidiana, GiochiAMO introduce un altro elemento innovativo: le “life skills”. I bambini delle scuola primaria acquisiranno alcune competenze psico-sociali, riconosciute dall’Organizzazione mondiale della sanità in riferimento a una gamma di abilità cognitive, emotive e relazionali di base, che consentono di riconoscere e soddisfare i bisogni di salute e agire con competenza sia sul piano individuale che su quello sociale.
“Le malattie connesse ai cattivi stili di vita o Non Communicable Diseases (NSDs) – spiega Giuseppe La Torre, a capo del progetto – sono largamente prevenibili e, dato che la prevenzione è la forma meno invasiva e più economica di cura, è importante affrontare queste tematiche fin dall’infanzia”.
I risultati del progetto, ottenuti dal confronto pre e post intervento, hanno mostrato cambiamenti significativi sia in termini di acquisizione di conoscenze sui temi “caldi”, sia di messa in atto di comportamenti positivi in campo alimentare e motorio.
GiochiAMO è stato recentemente proposto come “buona pratica” all’interno della banca dati Progetti e interventi per la promozione della salute (Pro.Sa.) e ulteriori sviluppi stanno portando il progetto ad ampliarsi verso le tematiche vaccinali.
Fonte: Ufficio Stampa Università La Sapienza di Roma