Presentati i nuovi risultati dello studio di fase 3 GLOW del trattamento in prima linea di ibrutinib più venetoclax in pazienti anziani, unfit con leucemia linfatica cronica

Con quasi quattro anni di dati di follow-up, il trattamento orale e a durata fissa con ibrutinib più venetoclax ha ridotto il rischio di progressione della malattia o di morte fino al 79 per cento e ha mostrato una migliore sopravvivenza complessiva rispetto alla chemioterapia1
Janssen, ha presentato al congresso annuale dell’American Society of Hematology (ASH) 2022 i nuovi dati a quattro anni di follow-up dello studio di fase 3 GLOW ,che dimostrano che il trattamento a durata fissa con ibrutinib più venetoclax (I+V) è in grado di ridurre il rischio di progressione della malattia o morte fino al 79 per cento, rispetto al trattamento con clorambucile più obinutuzumab (Clb+O), in pazienti anziani o classificati unfit con leucemia linfatica cronica (LLC) precedentemente non trattati.
La leucemia linfatica cronica è la forma di leucemia più comune nei paesi occidentali e non ha ancora una cura. Nonostante il significativo progresso dei trattamenti reso possibile dallo sviluppo di farmaci sempre più mirati, c’è ancora bisogno di nuove opzioni terapeutiche, tra le quali i regimi a durata fissa.
“I risultati dello studio GLOW dimostrano le potenzialità del trattamento a durata fissa con I + V come nuova opzione terapeutica in prima linea a disposizione di pazienti anziani e unfit con LLC. Questa combinazione a dose fissa potrebbe rappresentare un nuovo regime flessibile per pazienti candidabili ad una terapia con durata limitata nel tempo,” afferma Carsten Niemann, M.D., Ph.D., Clinical Associate Professor and Principal Investigator at Rigshospitalet, Copenhagen, Denmark. “Questa nuova combinazione orale e a durata fissa dimostra un vantaggio in termini di sopravvivenza complessiva per il trattamento in prima linea della LLC e rappresenta un’opzione terapeutica innovativa per i pazienti.”
“Nello studio GLOW sono stati combinati due trattamenti molto attivi contro i tumori del sangue creando così una nuova terapia orale e a durata fissa. Questa combinazione ha ottenuto un vantaggio rispetto a quella di clorambucile più obinutuzumab come trattamento in prima linea della leucemia linfatica cronica in termini di sopravvivenza libera da progressione della malattia e complessiva”, dice Edmond Chan, MBChB, M.D. (Res), EMEA Therapeutic Area Lead Haematology, Janssen-Cilag Limited.” Questi ultimi risultati presentati all’ASH ribadiscono il nostro costante impegno nello sviluppare innovazioni che possano non solo migliorare gli outcome clinici dei nostri pazienti, ma anche fornire agli operatori sanitari una sempre maggiore flessibilità per andare incontro ai bisogni dei pazienti con le terapie a base di ibrutinib.”
“Ibrutinib ha contribuito a cambiare lo standard di cura per i pazienti adulti con LLC e altre neoplasie ematologiche a carico delle cellule B. Questo studio aggiunge importanti evidenze a supporto del suo potenziale per migliorare la sopravvivenza dei pazienti con LLC,” aggiunge Craig Tendler, M.D., Vice President, Late Development and Global Medical Affairs, Janssen Research & Development, LLC. “In Janssen, ci impegniamo a rispondere ai bisogni insoddisfatti dei pazienti con LLC continuando a investire nel nostro programma di sviluppo clinico di ibrutinib.”
Ibrutinib
Ibrutinib è un farmaco che permette una singola somministrazione giornaliera orale, sviluppato e commercializzato da Janssen Biotech, Inc. e Pharmacyclics LLC, una società di AbbVie. Agisce bloccando la proteina tirosin-chinasi di Bruton (BTK), proteina che favorisce la maturazione dei linfociti B, ma che allo stesso tempo permette alle cellule tumorali di crescere e diffondersi. Bloccando questa proteina, ibrutinib aiuta l’eliminazione dei linfociti B anormali e inibisce la loro proliferazione.
Ibrutinib è approvato in più di 100 paesi e, ad oggi, è stato utilizzato per trattare più di 250.000 pazienti in tutto il mondo.14 Sono più di 50 gli studi clinici che valutano l'efficacia e la sicurezza di ibrutinib, di cui 18 studi di fase 3, che da più di 11 anni ne valutano i benefici.
Nell'ottobre 2021, ibrutinib è stato aggiunto alla Model List of Essential Medicines (EML) dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, che include farmaci che rispondono a priorità sanitarie globali e che dovrebbero essere disponibili e accessibili a tutti.
Leucemia Linfatica Cronica (LLC)
La leucemia linfatica cronica (LLC) è un tumore del sangue a crescita lenta dei globuli bianchi. L'incidenza complessiva in Europa è di circa 4,92 casi per 100.000 persone all'anno ed è circa 1,5 volte più comune negli uomini che nelle donne. È prevalentemente una malattia che colpisce gli anziani, con un'età media di 72 anni alla diagnosi.
Mentre i risultati clinici dei pazienti sono migliorati notevolmente negli ultimi decenni, la malattia è ancora caratterizzata da episodi successivi di progressione della malattia e dalla necessità di una terapia. Ai pazienti vengono spesso prescritte più linee di terapia quando presentano recidive o diventano resistenti ai trattamenti.