Il 2022, nonostante le difficoltà della pandemia che ha rallentato la ri- cerca scientifica, è stato un anno pieno di novità per il trattamento del carcinoma della mammella. Al congresso mondiale di oncologia (ASCO) è stata presentata una nuova generazione di farmaci per le for- me più aggressive di carcinoma della mammella, anche metastatico.
Lo studio DESTINY-Breast04 ha per la prima volta cambiato la pratica clinica del trattamento del tumore al seno. È emerso che il farmaco oggetto della ricerca è efficace per le donne con tumore al seno metastatico HER2 low, fino ad oggi penalizzate nelle terapie. Per loro, l’unica strategia disponibile era la chemioterapia. Eppure le donne con questa malattia sono in tante: circa il 50% di tutti i casi di tumore al seno metastatico.
Il farmaco in questione è il TRASTUZUMAB DERUXTECAN, anticorpo monoclonale coniugato. Per la prima volta abbiamo a disposizione una terapia che è efficace anche quando i recettori HER2 sulla cellula oncogena sono pochi. TRASTUZUMAB DERUXTECAN è un farmaco tecnologico che ha un meccanismo complesso complicato, con due principi attivi che agiscono in simbiosi con l’obiettivo di aggredire e mandare ko la cellula oncogena, Trastuzumab è un anticorpo monoclonale che ha la stessa funzione del “cavallo di Troia”: è in grado di trasportare Deruxtecan, che è un chemioterapico, all’interno della cellula malata, senza che questa se ne accorga, e di indurne la morte. TRASTUZUMAB DERUXTECAN è già stato utilizzato con successo nelle pazienti con elevata espressione di HER2, un gene che caratterizza i tumori più aggressivi, dimostrando di migliorare la sopravvivenza. Ma le novità sono anche arrivate nella malattia cosiddetta triplo negativa grazie ai risultati di una altra ricerca: dello studio ASCENT. SACITUZUMAB GOVITECAN è un altro farmaco composto da un anti-corpo coniugato con un agente citotossico, chiamato SN-38 e diretto contro Trop-2, un antigene epiteliale espresso in alcuni tumori, in particolare nei tumori al seno cosiddetti “tripli negativi”. Questo antigene è correlato alla progressione del tumore e a una prognosi infausta.
Una volta legatosi a Trop-2, il nuovo farmaco viene internalizzato nel- la cellula tumorale rilasciando al suo interno SN-38. Dal citoplasma, l’SN-38 libero può attraversare la molecola cellulare ed essere rilascia- to nel microambiente tumorale, dove può esercitare la sua azione antitumorale anche sulle cellule tumorali adiacenti che non esprimono Trop-2. SACITUZUMAB GOVITECAN è già stato autorizzato dalle agenzie regolatorie statunitense, europea e italiana per il trattamento dei pazienti con carcinoma mammario triplo negativo metastatico già trattati con almeno due precedenti chemioterapie.
Villa Margherita è stata la prima clinica privata a somministrare questo farmaco nella regione Lazio dimostrando di curare le malattie con farmaci innovativi e di prendersi cura dei pazienti.
CURARE E ANCOR DI PIÙ ACCOMPAGNARE: ATTENZIONE ALLA PERSONA E ONCOLOGIA DI PRECISIONE
«Una cultura della salute in grado di coniugare prevenzione, formazione, condivisione, qualità e innovazione». Ing. Dino Ciucci – Amministratore Delegato Clinica Villa Margherita SpA
Il Servizio di Oncologia di Villa Margherita, frutto di una lunga tradizione, è un punto di riferimento nella prevenzione, diagnosi e trattamento dei tumori. Fondato sul principio dell’Oncologia di Precisione, che permette di effettuare diagnosi accurate e individuare il trattamento più idoneo per ciascun paziente, è caratterizzato da un’estrema innovazione nella scelta dell’approccio terapeutico e da una costante attenzione alla persona, che viene accompagnata in un percorso fatto di professionalità, accoglienza, umanità ed empatia.
La lotta al cancro oggi vede protagoniste la medicina di precisione e l'immunoterapia
I tumori, sia nella fase iniziale, che nella fase più avanzata, rappresentano una delle principali sfide della medicina moderna. Negli ultimi anni, lo studio della genetica dei tumori e delle loro caratteristiche biologiche ha portato a individuare target sempre più specifici in base ai quali sviluppare i farmaci. Oggi non si parla più di tumore, ma di tumori. La stessa neoplasia, infatti, può avere caratteristiche diverse in pazienti con una specifica mutazione genetica. La medicina di precisione permette di individuare i geni che sono mutati in quel tipo di tumore e di scegliere una terapia mirata.
I farmaci innovativi a bersaglio molecolare, a differenza del classico approccio chemioterapico, non colpiscono indistintamente le cellule neoplastiche e le cellule sane a crescita rapida, ma agiscono su uno specifico “obiettivo”, ossia su un recettore della cellula tumorale o sulla molecola che vi si lega per attivarlo. Tali farmaci, a seconda del target specifico potranno essere somministrati per via orale o per via endovenosa.
Qualora si attivino mutazioni secondarie, in grado di favorire l’adattamento del tumore al nuovo ambiente, può instaurarsi tuttavia un fenomeno di resistenza farmacologica. In questo caso il tumore può essere trattato efficacemente con farmaci di nuova generazione.
L’ultima frontiera in ambito oncologico è rappresentata dall’immunoterapia, il cui obiettivo è quello di potenziare, o ripristinare, la capacità del sistema immunitario di rilevare e distruggere le cellule tumorali, superando i meccanismi con cui le neoplasie eludono e sopprimono la risposta immunitaria. Gli approcci più innovativi si basano sull’impiego di anticorpi capaci di disattivare i cosiddetti “checkpoint immunitari”, molecole in grado di frenare la risposta immunitaria, così da aumentare la capacità dei linfociti di aggredire il tumore.
La classe di farmaci inibitori dei checkpoint immunitari è generalmente ben tollerata e oggi sappiamo che con opportune strategie terapeutiche è già possibile, e verosimilmente lo sarà sempre più nel prossimo futuro, cronicizzare le patologie oncologiche in fase avanzata di crescita, ossia tenerle sotto controllo nel tempo e garantire al paziente una buona qualità di vita anche quando non è possibile guarirlo completamente dal tumore.
Il Servizio di Oncologia di Villa Margherita assicura una totale attenzione alle esigenze della persona, un supporto quotidiano continuativo e un approccio basato sul confronto costante fra medico e paziente, garantendo l’accesso a cure personalizzate e farmaci di ultima generazione.
La scelta dei protocolli terapeutici si basa sulle più aggiornate ricerche e linee guida approvate a livello internazionale, con la possibilità di effettuare fin da subito i test genetici per individuare l’approccio terapeutico più idoneo. I rapporti privilegiati tra la nostra Clinica e le principali aziende del settore farmaceutico garantiscono la fornitura, in tempi estremamente rapidi, anche di farmaci da poco autorizzati all’immissione in commercio.
L’attività di monitoraggio h24, anche durante le vacanze e nei giorni festivi, permette all’équipe multidisciplinare di valutare in tempo reale la risposta ai trattamenti terapeutici e individuare tempestivamente eventuali reazioni avverse, per tutelare in ogni momento la sicurezza del paziente e non compromettere l’esito della terapia.