Janssen, azienda farmaceutica del Gruppo Johnson & Johnson, ha presentato i risultati aggiornati su talquetamab (GPRC5DxCD3) e teclistamab (BCMAxCD3), anticorpi bispecifici standard di reindirizzamento dei linfociti T per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo pluritrattato.
Talquetamab, anticorpo bispecifico primo della classe diretto contro l’antigene CD3 e contro il GPRC5D, non ha mostrato, secondo i nuovi risultati nello studio di fase 1 MonumenTAL-1 di definizione della dose, nuove segnalazioni di sicurezza. I pazienti con mieloma multiplo refrattario trattati con talquetamab con somministrazione sottocutanea (SC), secondo la dose raccomandata per la fase 2 dello studio (RP2D), settimanalmente (QW) o bisettimanalmente (Q2W), hanno raggiunto una risposta complessiva elevata, che è migliorata nel tempo.
I dati aggiornati dello studio di fase 2 MajeSTEC-1 mostrano, dal canto loro, che il trattamento con teclistamab per via sottocutanea (SC), alla dose raccomandata per la fase 2 (RP2D) di 1,5 mg/kg, induce un tasso di risposta globale (ORR) pari al 62 per cento, ad un follow-up mediano di circa 8 mesi, in pazienti pluritrattati (n=150) e arruolati nella fase 1 e 2 dello studio, che hanno ricevuto precedentemente almeno tre linee di terapie e triplo-esposti.
“Il mieloma multiplo è tuttora una malattia incurabile, con un tasso di mortalità elevato, specialmente nei pazienti con forme refrattarie o recidivate. Questi dati aggiornati sugli anticorpi bispecifici talquetamab e teclistamab supportano il loro potenziale come nuove terapie per rispondere ad un bisogno clinico finora non soddisfatto per quei pazienti che necessitano di nuove opzioni terapeutiche ha affermato Edmond Chan MBChB M.D. (Res), EMEA Therapeutic Area Lead Haematology, Janssen-Cilag Limited.
“I pazienti affetti da mieloma multiplo necessitano di nuove opzioni terapeutiche,” ha affermato Amita Krishnan*, M.D., Chief, Division of Multiple Myeloma, Department of Haematology and Hematopietic Cell Transplantation, City of Hope Comprehensive Cancer Centre, Duarte, California e sperimentatrice principale dello studio. “Il profilo di sicurezza e le risposte durature presentati con questi nuovi dati ci suggeriscono che talquetamab, in entrambi i dosaggi valutati, potrebbe diventare una valida opzione terapeutica per pazienti pluritrattati.”
“Nonostante siano state approvate nuove terapie mirate a pazienti con mieloma multiplo recidivato o refrattario triplo-esposti, i bisogni clinici ancora da soddisfare rimangono numerosi,” ha dichiarato Philippe Moreau+, M.D. Clinical Hematology, University Hospital Hôtel-Dieu, Nantes, in Francia e ricercatore dello studio. “Il tasso di risposta oggettivo osservato in questo studio suggerisce un beneficio potenziale del trattamento con teclistamab per i pazienti triplo-esposti, trattati con terapie standard.”
“Questi nuovi dati a lungo termine suggeriscono che i pazienti pluritrattati, che necessitano di nuove opzioni terapeutiche, possono raggiungere risposte durature e tassi di risposta globali elevati,” ha dichiarato Yusri Elsayed, M.D, M.HSc, Ph.D., Vice Presidente, Hematologic Malignancies Disease Area Leader, Janssen Research & Development, LCC.
Al congresso ASH 2021, inoltre, sono stati presentati ulteriori risultati, derivanti dallo studio TRIMM-2, sull’impiego di talquetamab e teclistamab in combinazione con la formulazione sottocutanea di daratumumab, anticorpo monoclonale anti-CD38 approvato nel trattamento di pazienti affetti da mieloma multiplo recidivato o refrattario.
La combinazione teclistamab più daratumumab ha mostrato un profilo di sicurezza gestibile e un’efficacia preliminare in pazienti che hanno ricevuto in precedenza un minimo di tre linee di terapia. Analogamente, è stata osservata una adeguata tollerabilità per talquetamab più daratumumab nei pazienti che hanno ricevuto una media di sei linee di terapia.