
Nel nostro Paese il tumore del rene non è classificato come uno dei cinque big killer. "Ciò non deve indurci a credere che sia una patologia oncologica di secondaria importanza - aggiunge il prof. Procopio - In Italia, infatti, sono oltre 130mila le persone che vivono con una diagnosi e il loro numero è in aumento così come l’incidenza. Per anni è stata una malattia orfana di trattamenti attivi e per quei pazienti che presentavano metastasi l'aspettativa di vita era davvero bassa. Nel corso degli ultimi due decenni grazie alla ricerca medico-scientifica la situazione è radicalmente cambiata. E’ aumentata esponenzialmente la nostra conoscenza sulla biologia di questa forma di cancro. Adesso sappiamo che lo sviluppo dipende molto dall’ angiogenesi e cioè da quel meccanismo che porta a formare una rete di vasi intorno alla massa tumorale. Questo ci ha permesso di sviluppare una nuova classe di farmaci efficaci come cabozantinib”.
Fonte: Ufficio Stampa Intermedia