in pazienti con carcinoma uroteliale avanzato o metastatico precedentemente trattati con chemioterapia a base di composti del platino e con progressione della malattia durante o dopo trattamento con inibitori del PD-1/ PD-L1

I risultati del trial EV-301 hanno evidenziato un significativo miglioramento nella sopravvivenza globale (OS) e nella sopravvivenza libera da progressione (PFS) nel gruppo di pazienti trattati con enfortumab vedotin rispetto al gruppo trattato con chemioterapici.
EV-301 ha lo scopo di supportare la registrazione di enfortumab vedotin in diversi Paesi e convertire l’approvazione accelerata in approvazione regolare negli Stati Uniti.
I dati sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine
e presentati all’ASCO Genitourinary Cancers Symposium 2021.
- Astellas e Seagen hanno annunciato i risultati primari del trial di Fase 3 EV-301 che ha messo a confronto enfortumab vedotin-ejfv e chemioterapia in pazienti adulti con carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico precedentemente trattato con chemioterapia a base di platino e un inibitore di PD-1/PD-L1.
Il carcinoma uroteliale è il tipo di tumore della vescica più diffuso e può svilupparsi anche nella pelvi renale, nell’uretere e nell’uretra. I risultati sono stati pubblicati nel New England Journal of Medicine e presentati nel corso del programma scientifico virtuale dell’American Society of Clinical Oncology Genitourinary Cancers Symposium (ASCO GU) 2021 (Abstract 393).
“Il miglioramento della sopravvivenza è di particolare importanza nei pazienti in cui il tumore è progredito dopo la chemioterapia o un altro trattamento”, commenta Daniel P. Petrylak, M.D., Professor of Medicine and of Urology, Yale Cancer Center e principal investigator dello studio.
“Enfortumab vedotin è il primo farmaco in grado di ridurre il rischio di morte rispetto alla chemioterapia nei pazienti con carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico che hanno ricevuto una chemioterapia a base di platino e un’immunoterapia”, aggiunge il Professor Thomas Powles, M.D., Director, Barts Cancer Centre, Queen Mary University of London, che ha presentato i risultati all’ASCO GU.
Andrew Krivoshik, M.D., Ph.D., Senior Vice President e Oncology Therapeutic Area Head, Astellas, dichiara: “I pazienti trattati con enfortumab vedotin-ejfv hanno avuto una sopravvivenza più lunga di quelli trattati con chemioterapia: un risultato importante, soprattutto alla luce dei rilevanti bisogni insoddisfatti che riguardano le persone affette da carcinoma uroteliale avanzato”.
“Sin dalla sua approvazione accelerata da parte della FDA, negli ultimi mesi del 2019, enfortumab vedotin-ejfv è stato adottato dai clinici nella loro pratica professionale e questi risultati sono un’ulteriore prova a conferma dei suoi benefici per le persone affette da tumore della vescica avanzato”, afferma Roger Dansey, M.D., Chief Medical Officer, Seagen.