trattamento dopo chirurgia (adiuvante) di pazienti adulte con carcinoma mammario HER2 positivo in stadio iniziale (eBC) a rischio elevato di recidiva, definito come malattia con linfonodi positivi o negativa per i recettori ormonali. Il trattamento di combinazione con Perjeta dovrebbe essere somministrato per una durata complessiva di un anno (fino a 18 cicli) come parte di un regime completo per il carcinoma mammario in stadio iniziale e a prescindere dalle tempistiche della chirurgia.
In Europa, il carcinoma mammario che presenta una iper-espressione del recettore HER2 (HER2 positivo) colpisce circa 100.000 donne ogni anno. La maggior parte di questi casi viene diagnostica in uno stadio iniziale, quando la malattia è localizzata e lo scopo del trattamento è quello di ottenere la guarigione della paziente. Nonostante i significativi progressi compiuti nel trattamento del carcinoma mammario HER2 positivo in stadio iniziale, una paziente su quattro tra quelle trattate con Herceptin e chemioterapia potrebbe andare incontro, nel lungo termine, a una ricaduta di malattia. Si stima che due casi su tre di carcinoma mammario HER2 positivo in stadio metastatico (mBC) siano imputabili a una recidiva piuttosto che ad una diagnosi iniziale. Dal momento che l’obiettivo del trattamento per un carcinoma mammario che ricompare e raggiunge uno stadio avanzato non è più la guarigione ma la cronicizzazione della malattia edil prolungamento della sopravvivenza , fornire maggiori chances terapeutiche nella malattia in fase iniziale è un obiettivo importante.
Fonte: Ufficio Stampa Roche