• Raggiunti gli obiettivi primari e secondari con una riduzione relativa significativa del numero di nuove lesioni iperintense captanti gadolinio in T1 e di nuove o più estese lesioni iperintense in T2 • Nessuna nuova segnalazione relativa alla sicurezza
• L’inibitore della BTK (tirosina chinasi di Bruton) di Sanofi potrebbe essere la prima terapia modificante la malattia ad agire direttamente all’origine dei danni causati dalla sclerosi multipla a livello celebrale
• Sanofi avvia quattro studi clinici di fase 3 nelle forme recidivanti e progressive di sclerosi multipla L’inibitore della BTK (tirosina chinasi di Bruton) di Sanofi, una piccola molecola orale selettiva che penetra la barriera ematoencefalica, ha raggiunto gli endpoint primari e secondari in uno studio di fase 2b che ne ha valutato efficacia e sicurezza in pazienti con sclerosi multipla recidivante. L’inibitore della BTK (SAR442168) ha ridotto significativamente l’attività di malattia associata alla sclerosi multipla (SM), misurata alla risonanza magnetica.

Fonte: Ufficio Stampa Sanofi