“I risultati di questo studio con secukinumab si basano sulla nostra lunga esperienza nella spondilite anchilosante e rappresentano un passo avanti verso una nuova opzione terapeutica, che potrebbe consentire ai pazienti di ottenere benefici in tempi molto più veloci nella spondiloartrite assiale”, ha affermato John Tsai, MD, Head of Global Drug Development e Chief Medical Officer presso Novartis. “Se sarà approvata, questa diventerebbe la quarta indicazione per secukinumab”.
La presentazione di dati più dettagliati è prevista in occasione di un futuro congresso scientifico. Questi dati vanno ad aggiungersi alle evidenze già esistenti a supporto di secukinumab come trattamento completo, rapido e duraturo – come supportato dai risultati di oltre 100 studi clinici – della spondiloartrite assiale, dell’artrite psoriasica e della malattia psoriasica, con oltre 250.000 pazienti trattati in tutto il mondo.
La axSpA
Il termine spondiloartrite assiale (axSpA, axial spondyloarthritis) raggruppa uno spettro di malattie infiammatorie croniche caratterizzate da mal di schiena infiammatorio persistente. La axSpA comprende la spondilite anchilosante, in cui il danno articolare è visibile alla radiografia, e la spondiloartrite assiale non radiografica (nr-axSpA, non-radiographic axial spondyloarthritis), in cui il danno articolare non è invece visibile alla radiografia. Entrambe le parti dello spettro della malattia presentano un carico sintomatico simile, che include dolore notturno, affaticamento, rigidità mattutina e disabilità funzionale. Se non viene trattata, la axSpA può compromettere le normali attività quotidiane, causare una perdita di produttività sul lavoro e avere un impatto significativo sulla qualità della vita
Fonte: Ufficio Stampa Golin