
Il 28% dei pazienti sottoposti a trattamento con cenobamato ha raggiunto l’assenza di crisi (zero crisi) nel corso della fase di mantenimento dello studio, rispetto al 9% dei pazienti trattati con placebo.
Inoltre, su Epilepsia2 sono stati pubblicati i risultati ad interim dello studio di sicurezza di fase 3 attualmente in corso, condotto su cenobamato come terapia aggiuntiva.
Il report ad interim dimostra un alto tasso di retention a sei mesi dell’83%, e che negli adulti con crisi focali non controllate il trattamento è generalmente sicuro e ben tollerato.
Arvelle Therapeutics, un’azienda biofarmaceutica emergente focalizzata sull’offerta di terapie innovative a pazienti affetti da disturbi del sistema nervoso centrale, oggi ha annunciato la pubblicazione di un importante studio (Studio 013) su Neurology, il giornale scientifico ufficiale dell’American Academy of Neurology (AAN). I dati presentati suggeriscono che una percentuale significativamente più elevata di adulti con crisi focali non controllate è stata in grado di raggiungere una totale assenza di crisi (zero crisi) durante la fase di mantenimento dello studio in seguito a trattamento con cenobamato come terapia aggiuntiva rispetto al placebo (28% vs 9%, rispettivamente; p=0,0001). Sono stati, inoltre, pubblicati su Epilepsia, la rivista ufficiale della International League Against Epilepsy (ILAE), i risultati ad interim di uno studio di sicurezza di fase 3 su cenobamato, condotto in 1339 adulti con crisi focali non controllate (Studio 021). Il report ad interim ha mostrato un alto tasso di retention a sei mesi pari all’83% e, nel corso dello studio, cenobamato come terapia aggiuntiva ha mostrato di essere generalmente sicuro e ben tollerato.
Commentando i risultati dello studio, Ilise Lombardo, Co-Fondatrice e Chief Medical Officer di Arvelle Therapeutics, ha detto: “Questo studio rappresenta un importante progresso nello sviluppo di cenobamato per i pazienti adulti con crisi ad esordio focale, e la sua pubblicazione su Neurology aggiunge ulteriori prove di evidenza dell’efficacia e sicurezza di cenobamato. I risultati dello studio suggeriscono che cenobamato può rappresentare una potenziale opzione di trattamento per i pazienti che continuano ad avere crisi nonostante l’uso dei trattamenti disponibili - Molti pazienti con epilessia sospendono l’assunzione dei loro farmaci anti-crisi per via di intollerabili effetti collaterali o per una loro presunta mancanza di efficacia, diminuendo così la propria capacità di raggiungere il controllo delle crisi. Gli alti tassi di retention pari all’83% rilevati in questo report ad interim indicano che più persone possono potenzialmente beneficiare del trattamento con cenobamato. Il tasso di retention fornisce un’indicazione dell’outcome clinico complessivo, fungendo da misura sostitutiva combinata dell’efficacia e della sicurezza nel tempo3. È anche rassicurante vedere che non si sono verificati casi di DRESS, e ciò suggerisce che iniziare la terapia con cenobamato a basse dosi e seguire un semplice processo di titolazione potrebbe minimizzare il rischio di DRESS”.
“I risultati di entrambi gli studi suggeriscono che cenobamato può svolgere un ruolo importante nell’alleviare le difficoltà di un gran numero di pazienti epilettici che continuano ad avere crisi nonostante l’uso dei trattamenti disponibili. Questi risultati sono molto incoraggianti per molti pazienti affetti da epilessia ad esordio focale”, ha aggiunto.
Fonte: Ufficio Stampa Proformat Comunicazione