Pembrolizumab, che verrà commercializzato con il marchio KEYTRUDA, è una delle prime immunoterapie di nuova generazione che agisce bloccando il legame tra PD-1 e il suo ligando.
Pembrolizumab è la prima terapia anti-PD-1 approvata negli Stati Uniti e il primo farmaco ad essere inserito nell'EAMS (Early Access to Medicines Scheme) nel Regno Unito, che è stato introdotto con l’obiettivo di rendere disponibile, con netto anticipo, una terapia efficace e innovativa prima dell’approvazione europea.
Dati a supporto del parere favorevole del CHMP
Il parere favorevole si è basato sui dati che hanno valutato più di 1.500 pazienti con melanoma avanzato trattati con pembrolizumab in monoterapia in tre studi: un ampio studio di Fase 1b, KEYNOTE-001; uno studio controllato randomizzato, KEYNOTE-002; e un'analisi ad interim da un secondo studio controllato randomizzato, KEYNOTE-006.
Nello studio KEYNOTE-001, a oggi il più ampio studio di Fase 1b su un anticorpo anti-PD-1, pembrolizumab ha dimostrato risposte durevoli nei pazienti con melanoma avanzato.
KEYNOTE-002, uno studio di Fase 2, ha dimostrato la superiorità di pembrolizumab rispetto alla chemioterapia nella sopravvivenza libera da progressione nel melanoma avanzato refrattario a ipilimumab.
KEYNOTE-006, uno studio di Fase 3, ha dimostrato la superiorità di pembrolizumab rispetto a ipilimumab per quanto riguarda sopravvivenza globale, sopravvivenza libera da progressione e tasso di risposta globale. Lo studio è stato interrotto precocemente nel marzo 2015 sulla base della raccomandazione della Commissione indipendente sul monitoraggio dei dati clinici (Data Monitoring Committee) per il raggiungimento di due endpoint primari.
Il CHMP ha raccomandato l’approvazione di pembrolizumab con un dosaggio di 2 mg/kg ogni tre settimane, che è il dosaggio attualmente approvato per il melanoma avanzato negli Stati Uniti.
Il melanoma
Il melanoma, la forma più grave di tumore della pelle, è caratterizzato dalla crescita incontrollata delle cellule melanocitiche. L’incidenza del melanoma è aumentata negli ultimi quattro decenni. Nel 2012, nel mondo sono stati diagnosticati circa 232.130 nuovi casi e l’incidenza stimata in Europa è di 100.300 casi. La stima del tasso di sopravvivenza a cinque anni per il melanoma avanzato o metastatico (Stadio IV) è del 15-20%.
Pembrolizumab
Pembrolizumab è un anticorpo anti-PD-1, già approvato dall’FDA per il trattamento di pazienti con melanoma non resecabile o metastatico, già trattati con ipilimumab o anche con un BRAF inibitore, se con la mutazione BRAF V600 positiva. Pembrolizumab è in fase avanzata di sperimentazione in diversi trials clinici per il trattamento, in monoterapia e in combinazione, di oltre 30 tipi di tumori differenti, tra cui il tumore della vescica, gastrico, della testa e del collo, il carcinoma polmonare non a piccole cellule, il carcinoma mammario triplo negativo e le neoplasie ematologiche. La terapia con pembrolizumab ha l’obiettivo di ripristinare la naturale capacità del sistema immunitario di riconoscere e colpire le cellule tumorali mediante il blocco selettivo del legame del recettore PD-1 con i suoi ligandi (PD-L1 e PD-L2). Da settembre il farmaco è disponibile per il commercio negli Stati Uniti; in Europa è stato avviato un ampio programma di “expanded access” (uso compassionevole) al quale stanno partecipando anche molti centri italiani. Per maggiori informazioni visitate il sito http://www.merck.com/clinical-trials/index.html
Fonte: Pro Format Comunicazione