I dati hanno, infatti, dimostrato che alla settimana 20 di trattamento con semaglutide 2,4 mg i soggetti che hanno ottenuto una perdita di peso pari o superiore al 5 per cento, rispetto a quelli che hanno ottenuto una perdita di peso inferiore al 5 per cento, presentavano riduzioni del rischio MACE simili

Semaglutide 2,4 mg, ad oggi, è l'unico agonista del recettore GLP-1 che ha dimostrato benefici cardiovascolari in persone con obesità e con malattie cardiovascolari ad essa associate.
I risultati preliminari di SELECT, presentati lo scorso anno e sui quali si basa questa nuova analisi, mostravano come semaglutide 2,4 mg aggiunto allo standard di cura avesse contribuito alla riduzione del rischio di MACE del 20 per cento e alla riduzione media del peso corporeo del 9,4 per cento rispetto al placebo. È stato, inoltre, dimostrato, per un periodo fino a 5 anni, che la riduzione del rischio era indipendente dall'età, dal sesso, dall'etnia.
«I risultati presentati sono un'ulteriore conferma dei dati pubblicati l'anno scorso e rinnovano la nostra convinzione nel fatto che i benefici cardiovascolari e la riduzione del rischio di eventi cardiovascolari avversi maggiori osservati con semaglutide 2,4 mg sono dovuti a qualcosa di più della perdita di peso», ha dichiarato Stephen Gough, Global Chief Medical Officer e responsabile del Global Medical Affairs di Novo Nordisk.
Malattie cardiovascolari e obesità
L'obesità è una malattia cronica che richiede una gestione a lungo termine, è associata a molte gravi conseguenze per la salute e a una riduzione dell'aspettativa di vita.
In particolare, è molto legata all’aumento del rischio di malattie cardiovascolari, compresi infarto e ictus, e di mortalità. A livello mondiale, si prevede che la prevalenza dell’obesità nel 2035 raggiungerà oltre 1,5 miliardi di adulti, aumentando quindi di conseguenza anche i decessi correlati alle malattie cardiovascolari. Purtroppo, la situazione italiana risulta essere in linea con questo andamento, ad oggi l’11,4 per cento della popolazione vive con l’obesità e, di questi, l’80 per cento convive con scompenso cardiaco e frazione di eiezione preservata. La combinazione è molto pericolosa, perché può aumentare fino all’85 per cento il rischio di eventi cardiovascolari fatali, ‘rubando’ almeno 6 anni di aspettativa di vita.
Semaglutide
Semaglutide per via sottocutanea una volta a settimana 2,4 mg è un agonista del recettore del GLP-1 indicato come coadiuvante di una dieta a ridotto contenuto calorico e di un aumento dell'attività fisica per la gestione cronica del peso in adulti con un BMI pari o superiore a 30 kg/m2 (obesità) o in adulti con un BMI pari o superiore a 27 kg/m2 (sovrappeso) in presenza di almeno una comorbidità correlata al peso e in adolescenti di età pari o superiore a 12 anni con un BMI iniziale pari o superiore al 95° percentile per età e sesso (obesità) e un peso corporeo superiore a 60 kg.