I risultati a lungo termine dello studio di estensione POETYK PSO mostrano il mantenimento dell’efficacia nei due anni di trattamento
I risultati si aggiungono al numero sempre maggiore di evidenze di deucravacitinib, una potenziale nuova opzione terapeutica orale per la psoriasi a placche da moderata a severa
Deucravacitinib è attualmente in fase di revisione regolatoria in diversi Paesi, compresi Stati Uniti, Europa e Giappone, e potrebbe essere il primo inibitore selettivo allosterico della tirosina chinasi 2 (TYK2) approvato per l’uso clinico
Bristol Myers Squibb annuncia i risultati a due anni dello studio di estensione a lungo termine POETYK PSO LTE (Long-term extension) che dimostrano l’efficacia duratura e la consistenza del profilo di sicurezza di deucravacitinib per il trattamento di pazienti adulti con psoriasi a placche da moderata a severa. L’efficacia clinica è stata mantenuta per due anni di terapia con deucravacitinib, con tassi di risposta alla settimana 60 del 77,7% e 58,7% per l’Indice di Estensione e Gravità della Psoriasi (PASI: Psoriasis Area and Severity Index) 75 e per la Valutazione Globale del Medico statica (sPGA: static Physicians Global Assessment) 0/1 (chiaro/quasi chiaro), rispettivamente.
Questi dati (Presentazione #133) sono stati appena presentati nel corso dello European Academy of Dermatology (EADV) Spring Symposium, che si è svolto dal 12 al 14 maggio 2022.
“La psoriasi a placche è una malattia cronica sistemica immuno-mediata associata con molteplici comorbidità gravi e con la necessità di nuove terapie, in particolare di farmaci orali, poichè molti pazienti non sono trattati in modo adeguato o sono insoddisfatti delle attuali opzioni di trattamento”, afferma il Professor Richard B. Warren, Consulente Dermatologo, Salford Royal Hospital, che fa parte del Northern Care Alliance NHS Foundation Trust e Professore all’Università di Manchester. “La ricerca a lungo termine che dimostri l’efficacia duratura, oltre a un ben noto profilo di sicurezza, è fondamentale per i medici e per i pazienti, e questi nuovi dati a due anni sottolineano il potenziale di deucravacitinib come nuova importante opzione di trattamento per i pazienti con psoriasi a placche da moderata a severa che richiede terapia sistemica”.
Il profilo di sicurezza globale di deucravacitinib osservato nei due anni è coerente con quello precedentemente riportato negli studi di Fase 3 POETYK PSO-1 e POETYK PSO-2, coprendo 2.482 anni-paziente. Gli eventi avversi sono rimasti prevalentemente di entità lieve o moderata. Tra i più comuni: nasofaringite, infezione delle vie respiratorie superiori ed emicrania. Gli eventi avversi gravi e gli eventi che hanno causato l’interruzione del trattamento sono rimasti bassi fino a due anni e non sono stati osservati nuovi segnali di sicurezza. Al follow-up aggiuntivo nello studio LTE, in coincidenza con il picco della pandemia COVID-19, si è verificato un aumento di infezioni da COVID-19 rispetto agli studi POETYK PSO-1 e POETYK PSO-2; tuttavia, la terapia con deucravacitinib non ha aumentato il rischio o la gravità dell’infezione da COVID-19. I tassi di incidenza globale di infezione da COVID-19 e di ricovero e morte per COVID-19 nello studio LTE sono in linea con i tassi epidemiologici di base. In due anni non sono state osservate nuove alterazioni o cambiamenti clinicamente significativi rispetto al basale nei valori di laboratorio, inclusi i parametri ematologici, chimici e lipidici.
“La ricerca pionieristica di Bristol Myers Squibb conduce a nuove potenziali opzioni terapeutiche ben tollerate per pazienti affetti da gravi malattie immuno-mediate come la psoriasi. Questi risultati di follow-up a lungo termine si aggiungono al numero sempre maggiore di evidenze di deucravacitinib, inibitore selettivo allosterico orale della tirosin- chinasi 2 (TYK2) con un meccanismo di azione unico, confermando la sua potenzialità di offrire ai pazienti con psoriasi a placche da moderata a severa un’opzione orale che affronta le attuali lacune terapeutiche,” dichiara Jonathan Sadeh, M.D., MSc., senior vice president Immunology and Fibrosis Development, Bristol Myers Squibb.
Bristol Myers Squibb ringrazia i pazienti e gli sperimentatori coinvolti nel programma di studio clinico POETYK PSO.
Deucravacitinib
Deucravacitinib è un inibitore selettivo allosterico orale della tirosin-chinasi 2 (TYK2) con un meccanismo di azione unico, che fa parte di una nuova classe di piccole molecole. È il primo e unico inibitore selettivo della TYK2 inserito negli studi clinici di molteplici malattie immuno-mediate. Gli scienziati di Bristol Myers Squibb hanno progettato deucravacitinib per colpire selettivamente la TYK2, inibendo quindi le vie dell’interleuchina 12 e 23 (IL-12, IL-23) e dell’interferone di tipo 1 (IFN), che sono implicate nella patogenesi della psoriasi e di altre malattie immuno-mediate. La selettività di deucravacitinib è data dalla sua capacità di legarsi al dominio regolatorio del TYK2, causando l’inibizione allosterica di TYK2 e delle sue funzioni a valle. Deucravacitinib inibisce selettivamente la TYK2 a concentrazioni fisiologicamente rilevanti. A dosi terapeutiche non inibisce le JAK (Janus chinasi) 1, JAK2 o JAK3.
Deucravacitinib è in fase di studio in molteplici malattie immuno-mediate come la psoriasi, l’artrite psoriasica, il lupus e le malattie infiammatorie intestinali. Deucravacitinib è in fase di revisione regolatoria da parte delle Autorità sanitarie come la Food and Drug Administration (FDA) americana e la European Medicines Agency (EMA) per il trattamento della psoriasi a placche da moderata a severa e dal Ministry of Health, Labour and Welfare giapponese per il trattamento dei pazienti adulti con psoriasi a placche da moderata a severa, psoriasi pustolosa e psoriasi eritrodermica.
La psoriasi
La psoriasi è una malattia sistemica cronica, immuno-mediata, ampiamente diffusa, che altera sostanzialmente la salute dei pazienti, la qualità di vita e la produttività in ambito lavorativo. La psoriasi rappresenta un grave problema a livello globale, che vede almeno 100 milioni di persone in tutto il mondo colpite da una forma di questa malattia, di cui circa 14 milioni in Europa e 7,5 milioni negli Stati Uniti. Circa un quarto dei pazienti affetti da psoriasi presenta forme da moderate a severe. Circa il 90% dei pazienti con psoriasi presenta la forma volgare, o psoriasi a placche, caratterizzata da placche distinte ovali o rotonde normalmente ricoperte da squame biancastre. Nonostante siano disponibili terapie sistemiche efficaci, molti pazienti con psoriasi da moderata a severa risultano trattati in modo non adeguato o addirittura non trattati e non sono soddisfatti delle attuali terapie. Le persone che soffrono di psoriasi riferiscono un impatto sul benessere emotivo, che condiziona le relazioni personali e professionali, causando un peggioramento della qualità di vita.
La psoriasi è associata a diverse comorbidità che influiscono sul benessere dei pazienti, come l’artrite psoriasica, le malattie cardiovascolari, la sindrome metabolica, l’obesità, il diabete, le malattie infiammatorie intestinali e la depressione.