
Non sono stati osservati nuovi segnali di sicurezza a quattro anni nello studio di estensione a lungo termine POETYK PSO, in linea con il profilo di sicurezza consolidato di deucravacitinib
Bristol Myers Squibb annuncia i nuovi risultati a quattro anni dello studio di estensione a lungo termine (LTE) POETYK PSO con deucravacitinib, per il trattamento dei pazienti adulti con psoriasi a placche da moderata a grave. Dopo quattro anni di trattamento continuo, alla settimana 208 le risposte PASI (Psoriasis Area and Severity Index) 75 e 90 sono risultate del 71,7% e 47,5%, rispettivamente, e del 57,2% secondo l’sPGA (Physician’s Global Assessment) 0/1 (clear/ almost clear), utilizzando la “modified non-responder imputation” (mNRI). Il profilo di sicurezza di deucravacitinib a quattro anni è rimasto coerente con il profilo già consolidato e non sono stati identificati nuovi segnali di sicurezza.
I dati sono stati presentati allo Spring Symposium della European Academy of Dermatology and Venereology (EADV) che si è svolto a St. Julian’s, Malta.
“Questi risultati a quattro anni confermano il profilo di sicurezza, l’efficacia e il ruolo fondamentale della somministrazione una volta al giorno di deucravacitinib, il primo e unico inibitore del TYK2 disponibile per il trattamento di pazienti adulti con psoriasi a placche da moderata a grave,” afferma April Armstrong, MD, MPH, sperimentatore del programma di studio clinico POETYK PSO e Professore e Direttore di Dermatologia dell’Università della California, Los Angeles. “Molti pazienti e operatori sanitari sono alla ricerca di un’opzione terapeutica orale efficace e conveniente che offra un sollievo duraturo da questa malattia cronica, consentendo ai pazienti di dare priorità ad altri aspetti della loro vita. Questi risultati confermano ulteriormente che siamo in grado di offrire un potenziale standard di cura orale che soddisfa i bisogni di questi pazienti.”
“I dati del nostro solido programma clinico POETYK PSO continuano a confermare il potenziale del “first-in-class” deucravacitinib come standard di cura orale per i pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave,” sostiene Alyssa Johnsen, MD, PhD, Senior Vice President e Direttore dello Sviluppo Clinico in Immunologia, Cardiovascolare e Neuroscienze in Bristol Myers Squibb. “La nostra leadership nell'innovazione con il TYK2 evidenzia come la nostra scienza trasformativa stia portando progressi nella cura delle malattie immuno-mediate.”
La psoriasi
La psoriasi è una malattia sistemica cronica, immuno-mediata, ampiamente diffusa, che compromette sensibilmente la salute dei pazienti, la qualità di vita e la produttività in ambito lavorativo. La psoriasi rappresenta un grave problema a livello globale, che vede almeno 100 milioni di persone in tutto il mondo colpite da qualche forma di questa malattia, di cui circa 14 milioni in Europa e 7,5 milioni negli Stati Uniti. Circa un quarto dei pazienti affetti da psoriasi presenta forme da moderate a gravi. Fino al 90% dei pazienti con psoriasi presenta la forma volgare, o psoriasi a placche, caratterizzata da placche distinte ovali o rotonde tipicamente ricoperte da squame biancastre. Nonostante siano disponibili terapie sistemiche efficaci, molti pazienti con psoriasi da moderata a grave non sono trattati o trattati in modo adeguato e non sono soddisfatti delle attuali terapie. Le persone che soffrono di psoriasi riferiscono un impatto sul benessere emotivo che condiziona le relazioni personali e professionali, causando un peggioramento della qualità di vita. La psoriasi è associata a diverse comorbidità come l’artrite psoriasica, le malattie cardiovascolari, la sindrome metabolica, l’obesità, il diabete, le malattie infiammatorie intestinali e la depressione.
Deucravacitinib
Deucravacitinib è un farmaco orale che agisce come inibitore allosterico selettivo dell’enzima tirosin-chinasi 2 (TYK2), con un meccanismo d’azione unico, e rappresenta il capostipite di una nuova classe di piccole molecole. È il primo inibitore selettivo del TYK2 utilizzato negli studi clinici in molteplici malattie immunomediate. Gli scienziati di Bristol Myers Squibb hanno sintetizzato deucravacitinib per agire selettivamente sul TYK2, inibendo così la segnalazione dell'interleuchina (IL)-23, IL-12 e degli Interferoni di tipo 1 (IFN), citochine chiave nella patogenesi di molteplici malattie immunomediate. Deucravacitinib è caratterizzato da un grado elevato di selettività per il dominio regolatorio del TYK2, determinando un’inibizione allosterica dell’enzima e delle sue funzioni a valle. Deucravacitinib inibisce selettivamente il TYK2 a concentrazioni fisiologicamente rilevanti. A dosi terapeutiche deucravacitinib non inibisce gli enzimi JAK1, JAK2 o JAK3.