- Ipsen ha analizzato i dati contenuti in due ampi database di assicurazioni sanitarie statunitensi, per un totale di oltre 15 milioni di pazienti, tra cui quasi 1,3 milioni affetti da spasticità1
- Malgrado il trattamento con tossina botulinica di tipo A (BoNT-A) sia un trattamento raccomandato in prima linea, solo il 3-4% dei pazienti affetti da spasticità ed eleggibili al trattamento sono stati trattati con BoNT-A1
Ipsen ha annunciato i risultati di una nuova analisi realizzata su database sanitari statunitensi per valutare, in un contesto di vita reale, gli attuali percorsi di trattamento degli adulti affetti da spasticità.
L’analisi si è focalizzata sulla percentuale di persone che convivono con spasticità trattate con neurotossina botulinica di tipo A (BoNT-A). L’abstract “Analysis of US Commercial Claims to Understand Patient Treatment Pathways in Spasticity” è presentato durante il Congresso dell’International Society of Physical and Rehabilitation Medicine (ISPRM) 2021
La spasticità è causata da un danno o da una lesione del sistema nervoso centrale (cervello o midollo spinale) che controlla i movimenti volontari. Tale danno porta ad una alterazione della conduzione dei segnali tra il sistema nervoso e i muscoli, creando uno squilibrio che aumenta l’attività o gli spasmi muscolari. La BoNT-A quando inoculata nei muscoli affetti da spasticità o da altri disturbi del movimento, determina un rilassamento muscolare temporaneo, che può migliorare i sintomi e facilitare la concomitante terapia riabilitativa. Le inoculazioni di BoNT-A sono raccomandate come trattamento di prima linea in adulti con spasticità in molti Paesi, inclusi gli Stati Uniti.
Ipsen ha analizzato i dati di due ampi database di rimborso negli Stati Uniti: il MarketScan® di IBM Watson e il IQVIA Anonymous Longitudinal Patient Data (APLD).
- Sono stati consultati un totale di 4.974.859 registrazioni nel database MarketScan® e 10.685.964 registrazioni nel database IQVIA.
- La spasticità è stata identificata dalle due fonti utilizzando i codici dell’International Classification of Disease (ICD) per le condizioni di spasticità (monoplegia, diplegia, emiplegia e contrattura).
- L’analisi ha evidenziato 126.465 persone con spasticità nel database MarketScan® e 1.151.127 nel database IQVIA.
- Nel database di MarketScan®, solo 5.111 persone con spasticità (4%) erano trattate con BoNT-A, mentre, nel database IQVIA, una percentuale ancora più bassa era trattata con BoNT-A (31.176 pazienti; pari al 3% del totale).
“Dobbiamo considerare le barriere che impediscono la terapia e individuare soluzioni innovative per far fronte alle problematiche di accesso al trattamento di questa condizione disabilitante“, ha sottolineato il Dr. Alberto Esquenazi, Sheerr Gait and Motion Analysis Laboratory, MossRehab, U.S. “Malgrado sia un trattamento raccomandato per la prima linea, questi dati evidenziano una significativa dicotomia tra il decorso del paziente e le linee guida, dato che la terapia con BoNT-A risulta essere usata solamente in una piccola percentuale di pazienti che convivono con la spasticità negli Stati Uniti. E questo si verifica, probabilmente, anche in altre realtà nel mondo“.
“In Ipsen, siamo fortemente impegnati a migliorare le condizioni dei pazienti che convivono con disturbi neurologici disabilitanti”, ha concluso il Dr. Andreas Lysandropoulos, Vice President, Head of Global Medical Affairs Neuroscience Ipsen. “Un controllo inadeguato della spasticità può determinare sintomi dolorosi, rigidità muscolare, spasmi e contrazioni involontarie, che possono rendere difficile in questi pazienti la deambulazione o l’esecuzione di particolari compiti. Questi dati indicano che esiste un imminente bisogno di indagare più a fondo questi risultati per poter comprendere le cause sottostanti a questa dicotomia".
La spasticità
Si stima che la spasticità colpisca più di 12 milioni di persone nel mondo. È una condizione clinica caratterizzata da una contrazione continua di alcuni muscoli, che causa una rigidità o tensione muscolare che può interferire con il normale movimento, la deambulazione e il linguaggio. La spasticità è causata da un danno o da una lesione del sistema nervoso centrale (cervello o midollo spinale) che controlla i movimenti volontari. Tale danno porta ad una alterazione della conduzione dei segnali tra il sistema nervoso e i muscoli, creando uno squilibrio che aumenta l’attività o gli spasmi muscolari. La spasticità può essere conseguente a un danno al midollo spinale, sclerosi multipla, paralisi cerebrale, ictus, trauma cerebrale o cranico, e malattie metaboliche. È un disturbo che si manifesta in circa il 34% dei sopravvissuti ad un ictus nei 18 mesi successivi all’attacco.