Lo studio POLO ha dimostrato un incremento significativo e clinicamente rilevante della sopravvivenza nei pazienti con mutazione dei geni BRCA1 e/o BRCA2 che hanno ricevuto olaparib invece del placebo dopo chemioterapia, ottenendo una sopravvivenza media liberi da progressione di malattia di 7,4 mesi rispetto a 3,8 mesi, riducendo quindi del 47% il rischio di progressione della malattia.
Nello studio POLO, il tasso di risposte al trattamento, endpoint secondario dello studio, è stato del 23,1% (18/78) tra i pazienti trattati con olaparib contro l’11,5% (6/52) con placebo (odds ratio 2.30; 95% CI 0.89–6.76; P=0.103). Due pazienti trattati con olaparib hanno ottenuto una risposta completa. Dato interessante è stata la durata media delle risposte: quasi 25 mesi con olaparib contro 3.7 mesi con placebo.
Fonte: Ufficio Stampa Inermedia