
L'approvazione si basa sui dati dello studio di fase III NATALEE, che hanno dimostrato come ribociclib in combinazione con la terapia endocrina adiuvante (ET) offra un beneficio clinicamente significativo in termini di sopravvivenza libera da malattia invasiva (iDFS) nelle pazienti con tumore della mammella precoce HR+/HER2- in stadio II o III, con risultati coerenti in tutti i sottogruppi.
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Con questa ampia indicazione terapeutica, circa il doppio delle donne con tumore della mammella precoce, inclusi quelle con malattia senza coinvolgimento linfonodale, potrebbe beneficiarne in Europa, avendo a loro disposizione con ribociclib una nuova opzione terapeutica per ridurre il rischio di recidiva.
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Nonostante la terapia endocrina infatti, oltre un terzo dei pazienti diagnosticati con tumore della mammella precoce in stadio II o III potrebbero avere a lungo termine una recidiva, spesso sotto forma di malattia avanzata incurabile.
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L'analisi a quattro anni dello studio NATALEE, ancora in corso, recentemente presentata, ha evidenziato un ulteriore miglioramento del beneficio sempre in termini di sopravvivenza libera da malattia invasiva (iDFS) che si mantiene anche dopo il completamento del periodo di trattamento di tre anni.
Novartis ha annunciato oggi che la Commissione Europea (CE) ha approvato ribociclib in combinazione con un inibitore dell'aromatasi (AI) per il trattamento in fase adiuvante dei pazienti con tumore della mammella precoce (EBC) hormone receptor positivo (HR+), human epidermal growth factor receptor 2 negativo (HER2-), ad alto rischio di recidiva.
L'approvazione si basa sui risultati dello studio pivotal di fase III NATALEE, che ha incluso una vasta popolazione di pazienti con tumore della mammella precoce HR+/HER2- in stadio II e III, compresi quelli senza coinvolgimento linfonodale. Lo studio ha mostrato una riduzione significativa e clinicamente rilevante del 25,1% del rischio di recidiva della malattia con ribociclib più terapia endocrina (ET) rispetto alla sola ET. Il beneficio in termini di sopravvivenza libera da malattia invasiva (iDFS) è stato osservato in modo coerente in tutti i sottogruppi di pazienti
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"Per molte pazienti diagnosticate con carcinoma mammario precoce HR+/HER2- in stadio II o III, il rischio di recidiva della malattia, nonostante il trattamento con terapia endocrina, rimane sostanziale, anche dopo decenni", ha dichiarato il Prof. Michelino De Laurentiis, direttore S.C. Oncologia Clinica Sperimentale di Senologia dell’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori “Fondazione Giovanni Pascale”. "Questa approvazione rappresenta una pietra miliare per la comunità europea con una nuova opzione terapeutica per ridurre il
rischio di recidiva in un’ampia popolazione di pazienti. E’ una notizia incoraggiante sia per i medici, sia per le pazienti, incluse quelle senza coinvolgimento dei linfonodi, ma con almeno un fattore di rischio aggiuntivo".
Il carcinoma mammario è il tumore più comunemente diagnosticato in Europa, con circa il 70% dei casi diagnosticati nelle fasi iniziali della malattia. Nonostante le attuali opzioni terapeutiche, i pazienti con carcinoma mammario precoce HR+/HER2- in stadio II e III rimangono a rischio di recidiva a lungo termine, spesso sotto forma di malattia avanzata incurabile.
“La prospettiva della recidiva del carcinoma mammario può essere una fonte di preoccupazione per coloro che hanno ricevuto una diagnosi in fase precoce. Come Novartis ci impegnamo affinchè i pazienti abbiano accesso a opzioni terapeutiche che aiutino a ridurre al minimo il rischio di recidiva,” ha dichiarato Paola Coco, Medical Affairs Head di Novartis Italia. “Siamo orgogliosi di questa approvazione, che contribuirà a rispondere ad un importante bisogno medico non ancora soddisfatto e a migliorare e prolungare la vita in una popolazione sempre più ampia di pazienti in Europa e in Italia.”
Questa notizia segue la recente approvazione da parte della Food and Drug Administration (FDA) di ribociclib per i pazienti con tumore della mammella precoce e la raccomandazione come trattamento adiuvante preferenziale di Categoria 1 nelle Linee Guida di Pratica Clinica in Oncologia del National Comprehensive Cancer Network (NCCN Guidelines)
. Ribociclib ha ottenuto anche il punteggio più alto (A) nell’European Society for Medical Oncology-Magnitude of Clinical Benefit Scale (ESMO-MCBS) per l'EBC.
Dopo la presentazione dei recenti dati ad ESMO 20246, Novis continuerà a valutare i risultati dei pazienti coinvolti nello studio NATALEE a lungo termine, inclusa la sopravvivenza complessiva.
Lo studio NATALEE
Ribociclib
Ribociclib è un inibitore selettivo delle chinasi ciclina-dipendenti, una classe di farmaci che aiuta a rallentare la progressione del cancro inibendo due proteine chiamate chinasi ciclina-dipendenti 4 e 6 (CDK4/6). Queste proteine, se iperattivate, possono permettere alle cellule tumorali di crescere e dividersi troppo rapidamente. Colpire le CDK4/6 con maggiore precisione può contribuire a impedire che le cellule tumorali continuino a replicarsi in modo incontrollato.
Ribociclib è stato approvato come trattamento per il tumore al seno dalle autorità regolatorie in più di 100 paesi in tutto il mondo, inclusi la FDA negli Stati Uniti e la Commissione Europea.
Negli Stati Uniti, ribociclib è indicato in combinazione con un inibitore dell'aromatasi (AI) come trattamento adiuvante per adulti con tumore al seno precoce (EBC) HR+/HER2- in stadio II e III ad alto rischio di recidiva, nonché per il trattamento di adulti con tumore al seno avanzato o metastatico (MBC) HR+/HER2- come trattamento endocrino (ET) iniziale; ribociclib è inoltre approvato nell'indicazione metastatica in combinazione con fulvestrant come trattamento endocrino iniziale o dopo progressione della malattia durante il trattamento endocrino in donne
post-menopausali o in uomini.
Nell'Unione Europea, ribociclib è approvato in combinazione con un inibitore dell'aromatasi per il trattamento adiuvante di pazienti con tumore al seno precoce HR+/HER2- ad alto rischio di recidiva.
Nelle donne in pre- o perimenopausa, o negli uomini, l'inibitore dell'aromatasi deve essere combinato con un agonista dell'ormone luteinizzante (LHRH); ribobiclib è approvato per il trattamento di donne con tumore al seno avanzato o metastatico HR+/HER2- in combinazione con un inibitore dell'aromatasi o fulvestrant come trattamento endocrino iniziale o dopo progressione della malattia. Nelle donne in pre- o perimenopausa, il trattamento endocrino deve essere combinato con un LHRH.
Nel EBC è l'unico inibitore CDK4/6 raccomandato per tutti i pazienti con coinvolgimento linfonodale, sia per i pazienti senza coinvolgimento linfonodale, ma con caratteristiche di malattia ad alto rischio, come un tumore di dimensioni >5 cm, o tumori di dimensioni tra 2 e 5 cm, di grado 2 con alto rischio genomico/Ki-67 ≥20% o di grado 3.
Ribociclib in combinazione con un inibitore dell'aromatasi (AI), ha ottenuto il punteggio più alto (A) nella Magnitude of Clinical Benefit Scale dell’ESMO per il trattamento adiuvante degli adulti con carcinoma mammario precoce (EBC) HR+/HER2- in stadio II e III, ad alto rischio di recidiva.
Nel tumore al seno metastatico (MBC), ribociclib ha dimostrato costantemente un beneficio statisticamente significativo in termini di sopravvivenza globale in tre studi di Fase III. Le linee guida NCCN per il tumore al seno raccomandano ribociclib come unico inibitore CDK4/6 preferito di Categoria 1 per il trattamento di prima linea dei pazienti con HR+/HER2-, in combinazione con un inibitore dell'aromatasi (AI), rendendo ribociclib il trattamento di prima scelta preferito dai prescrittori negli Stati Uniti per l’MBC HR+/HER2-.
Inoltre, ribociclib ha ottenuto il punteggio più alto tra tutti gli inibitori CDK4/6 nella Scala di Magnitudo del Beneficio Clinico di ESMO, raggiungendo un punteggio di cinque su cinque per le pazienti pre-menopausali in prima linea con tumore al seno avanzato HR+/HER2-. Inoltre, ribociclib, in combinazione con letrozolo o fulvestrant, è l’unico tra gli inibitori CDK4/6 ad aver ricevuto un punteggio di quattro su cinque per le pazienti post-menopausali con tumore al seno avanzato HR+/HER2- trattate in prima linea.