Oltre al fumo, all'alcol e all'HPV, recenti evidenze scientifiche dimostrano che anche l'inquinamento atmosferico deve essere considerato un fattore di rischio per i tumori testa-collo. Uno studio condotto dall'Università di Chicago, appena presentato al meeting annuale dell'American Head and Neck Society, indica che nelle aree in cui i livelli di particolato diesel sono più elevati si riscontra un'incidenza aumentata dei tumori che colpiscono il cavo orale e la faringe. Stefano Bondi, direttore dell'unità operativa di otorinolaringoiatria dell'Istituto Candiolo IRCCS spiega: “Queste evidenze rafforzano l’ipotesi di una correlazione diretta tra incremento dei valori di inquinamento e tumori testa-collo, che grazie alle nuove tecnologie possono ricevere cure precise e “su misura”, risparmiando le strutture nervose e preservando così la funzione vocale, di masticazione e deglutizione”.