
“Il professor Mandelli è stato e resterà sempre per tutti noi una guida illuminata, per me e per molti altri colleghi un Maestro, per i malati una vivida speranza e per AIL un esempio di impegno sociale, vissuto ogni giorno con forza e grande coraggio – dichiara Sergio Amadori, Presidente nazionale AIL – Associazione Italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma - non c’era obiettivo che lui non potesse raggiungere quando si trattava di essere al fianco dei pazienti e a sostegno della ricerca scientifica. Personalmente ho avuto il privilegio e l’enorme fortuna di vivere tanti momenti indimenticabili e grandi insegnamenti al suo fianco. Tutta l’Associazione, che ora ho l’onore di presiedere, ha iniziato a raccogliere la sua eredità e a proseguire sul cammino tracciato dal professor Mandelli”.
AIL quest’anno celebra 50 anni di attività, un lungo cammino che per diversi decenni è stato tracciato dalla guida illuminata e lungimirante del Prof. Franco Mandelli. A lui si deve non solo la crescita esponenziale dell’Associazione, che ha saputo attrarre migliaia e migliaia di volontari in tutta Italia, e l’aver compreso prima di altri, la necessità di porre al centro della cura e dell’assistenza il malato. E poi innumerevoli iniziative, come le campagne nazionali di raccolta fondi per sostenere la ricerca scientifica, l’idea di creare un ponte tra ricerca e pratica clinica con la messa in rete di reparti di ematologia e laboratori; le case alloggio AIL e, non ultimo, la realizzazione di servizi per l’assistenza domiciliare ai pazienti.
Al professor Franco Mandelli si deve, tra le innumerevoli iniziative che hanno segnato i 50 anni dell’Associazione, l’idea di mettere al centro delle cure il paziente. Con lui AIL è cresciuta fino a diventare un’eccellenza nell’ambito del volontariato solidale che oggi conta quasi 20.000 volontari e 81 sezioni provinciali dal Nord al Sud del nostro Paese.
Fonte: Ufficio Sstampa AIL