Antonio De Matteo (Mare Fuori) in "Longennials", il valore della terza età fra ricordi e progetti
Quando una frase di tuo figlio ti ricorda te stesso alla sua età, quando ricordi tuo padre o tua madre dirti qualcosa che allora non capivi e oggi invece senti tuo. Invecchiare è anche questo, ma la parola vecchiaia è piena di bellezza e di memoria, ed è importante che fenomeni come l'ageismo (cioè il pregiudizio verso la terza età e il considerare i vecchi ai margini della società) lasci il posto ad un confronto fra le generazioni che arricchisce entrambi, ad uno scambio di emozioni che fa bene a chi la vita l'ha già attraversata, a chi la sta percorrendo e a chi si affaccia al mondo esterno, ai sentimenti, al lavoro. Antonio De Matteo (Lino in Mare Fuori) interpreta "Longennials" un monologo di Donatella Romani che esplora la bellezza dei ricordi di chi conosce il dolore e la felicità, ma esplora anche esempi di società in cui la vecchiaia è valorizzata (ad esempio in Africa le Gogos, cioè le anziane del paese che la mattina si siedono su una panchina e aspettano chiunque abbia bisogno di un consiglio, o semplicemente di non sentirsi solo per qualche minuto. E poi ci fa conoscere i longennials, cioè quegli anziani che non si sentono affatto fuori dalla società, che continuano a fare progetti e a realizzarli, che aiutano i figli e i nipoti e che prendono per mano il futuro con la leggerezza e la serenità di chi sa che bisogna godere di ogni istante, qui ed ora. Una riflessione sulla vita, sulla relazione fra generazioni, su cosa voglia dire invecchiare e sull'importanza di prendersi cura di sè fin da giovani per invecchiare bene. Una grande interpretazione che ci fa sorridere, commuovere, emozionare e riflettere.