ARTROSI DEL GINOCCHIO QUANDO E QUALI INTERVENTI CONSERVATIVI E QUANDO LA CHIRUGIA PROTESICA IL TIPO DI TECNICHE E LE NUOVE PROTESI MONOCOMPARTIMENTALI - LA CHIRURGIA ROBOTICA PER UNA MAGGIOR PRECISIONE PROF. EZIO ADRIANI, FONDAZIONE POLICLINICO A. GEMELLI IRCCS
Una fra le condizioni più diffuse dopo i 50 anni è quella dell'artrosi del ginocchio, che comporta dolore nei movimenti e nel tempo limita anche la funzione. IN alcuni casi è possibile intervenire con tecniche conservative (quando la cartilagine p almeno in parte conservata) in altri è necessario intervenire con la chirurgia protesica (quando c'è contatto osso-oso e non c'è più cartilagine). In questo campo le tecniche protesiche sono molto cambiate negli anni con la possibilità di impiantare protesi mono compartimentali (quindi di una sola parte del ginocchio) o di utilizzare tecniche robotiche che rendono l'intervento più preciso e personalizzato. Ne abbiamo parlato con con il Prof. Ezio Adriani, Direttore della UOC di Traumatologia dello Sport e Chirurgia Articolare della Fondazione Policlinico A. Gemelli IRCCS
Fra i temi: - Un quadro di ciò che provoca l’artrosi all’articolazione del ginocchio - Come si esegue una diagnosi corretta - Quando si opta per un trattamento infiltrativo e quando invece per la sostituzione con una protesi. - Che tipo di intervento e che tipo di protesi è possibile oggi, - Che cosa vuol dire protesi mono compartimentale, un concetto emergente molto interessante - La chirurgia robotica in ortopedia che vantaggi offre è oggi possibile. - Quale è il percorso di riabilitazione post intervento. Quali novità in questo setting?