Epatocarcinoma come conseguenza di Cirrosi
L'Importanza dell'Ecografia periodica per la Diagnosi Precoce
Tecniche Farmacologiche, Radiologia Interventistica
Chirurgia e Trapianto
Prof. Adolfo Francesco Attili - Prof. Adriano De Santis
L'epatocarcinoma, quindi il tumore al fegato, non come metastasi di un tumore primitivo al colon, al polmone o alla mammella ma come carcinoma conseguenza di una cirrosi protratta nel tempo. Che a sua volta è strettamente legata al virus dell'Epatite B o C o all'abuso di alcool. E allora proprio dai fattori di rischio si deve partire per fare uno stretto monitoraggio nel tempo che possa portare ad una diagnosi precoce che consente oggi di avere a disposizione diverse soluzioni per tenere sotto controllo l'evoluzione della malattia che invece purtroppo troppo spesso viene scoperta solo in fase avanzata quando le opzioni terapeutiche sono ovviamente minori. Parliamo di tutto questo con il Prof. Adolfo Francesco Attili, Responsabile dell'Unità di Gastroenterologia del Policlinico Umberto Primo di Roma che ci spiega l'evoluzione della malattia e come sia possibile, una volta saputo di avere l'epatite o la cirrosi fare dei controlli che permettano di individuare anche lesioni molto piccole e ci parla delle varie tecniche con cui si può - a seconda dello stadio della malattia - trattare l'epatocarcinoma con nuovi farmaci molto promettenti, con la radiologia interventistica, con la chirurgia o con i trapianti. Parliamo poi con il Prof. Adriano de Santis Coordinatore delle Indagini Strumentali per il Monitoraggio della Cirrosi al Policlinico Umberto primo di Roma dell'importanza di effettuare i controlli a scadenza regolare in centri specializzati che sappiano come va effettuata una ecografia in paziente cirrotico e quali parametri valutare per impostare un percorso terapeutico.
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