Fibrillazione Atriale
Come fare diagnosi e quali accertamenti - Cardioversione elettrica o farmacologica per ripristinare il ritmo sinusale
Valutare i fattori di rischio per prevenire trombi e ictus
Terapie anticoagulanti di nuova generazione - L'ablazione transcatetere, per chi è utile
Dott.ssa Costanza Goffredo, Policlinico Universitario Campus Biomedico, Roma
![]() La Fibrillazione Atriale è la più frequente aritmia cardiaca, colpisce in gran parte la popolazione anziana ma anche molti giovani, e in molti casi può essere asintomatica, di conseguenza non viene riconosciuta, diagnosticata e curata, diventando così un importante fattore di rischio per la formazione di trombi che possono essere alla base di un ictus. Diventa quindi molto importante il trattamento tempestivo per la prevenzione delle ischemie, e oggi a disposizione vi sono sia terapie farmacologiche (nuovi anticoagulanti orali) che interventistiche (ablazione transcatetere) che possono essere proposti al paziente in base all'età, alle comorbidità...E per conoscere meglio la fibrillazione atriale abbiamo incontrato la Dott.ssa Costanza Goffredo, Responsabile Funzioni ad Alta Specializzazione dell'Unità di Cardiologia del Policlinico Universitario Campus Biomedico e Docente della Società Italiana di Ecocardiografia ([email protected]) che ci ha spiegato come anche le persone che non avvertono una irregolarità cardiaca possono però imparare a sentire il proprio battito cardiaco sul polso soprattutto se in passato hanno avuto un episodio di fibrillazione atriale parossistica, come pure si può far ricorso agli apparecchi per la misurazione della pressione casalinghi di ultima generazione che segnalano anche le fibrillazioni, fino ad arrivare agli esami gold standard, e cioè elettrocardiogramma ed ecocardiogramma per una diagnosi più precisa ed accurata. Le terapie a disposizione sono numerose e tendono in prima battuta a ripristinare il ritmo sinusale (con la cardioversione elettrica o farmacologica) e poi a prevenire la formazione di trombi con la somministrazione di anticoagulanti che oggi, assunti per via orale, sono più maneggevoli di quelli della vecchia generazione, perchè non prevedono il controllo settimanale dei valori della coagulazione. Una tecnica alternativa può essere, soprattutto per i pazienti che non rispondono alla terapia farmacologica, l'impianto di un pacemaker o l'ablazione transcatetere che soprattutto per i pazienti più giovani può rappresentare una soluzione definitiva che non preveda l'assunzione di farmaci ogni giorno.
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