ICTUS ISCHEMICO E NEURORADIOLOGIA INTERVENTISTICA TROMBECTOMIA MECCANICA PER “CATTURARE” E RIMUOVERE IL TROMBO PROF. ALESSANDRO PEDICELLI, Fondazione Policlinico A, Gemelli IRCCS
L'ictus ischemico è un evento purtroppo molto frequente, non solo nella terza età. Numerosi sono i fattori di rischio e per evitare complicanze anche gravi sono fondamentali alcuni elementi, fra cui il riconoscimento tempestivo dei sintomi, la gestione in una stroke unit e la possibilità di intervenire con tecniche che evitino danni cerebrali,. Fra queste tecniche la trombectomia meccanica, una tecnica che "cattura" il trombo per rimuoverlo, facilitando così la ripresa del flusso sanguigno. Ne abbiamo parlato con il Prof. ALESSANDRO PEDICELLI, Direttore UOS Neuro Radiologia Interventistica, Fondazione Policlinico A. Gemelli IRCCS .
Fra i temi: - Una fotografia dell’ictus ischemico - Quali sono i principali fattori di rischio per un ictus ischemico? - Sappiamo quanto sia importante un intervento tempestivo per ridurre il danno in caso di ictus, come è possibile riconoscerlo, quali segnali si devono cogliere? - Intervenire nel minor tempo possibile è il primo e più importante passaggio. Una volta che il paziente arriva in Pronto soccorso o in una Stroke Unit che tipo di percorso viene avviato
- In cosa consiste la trombectomia meccanica? - Che percorso segue il paziente dopo una trombectomia? - Per la prevenzione secondaria quindi per evitare che si possa manifestare un secondo evento quale iter? - La possibilità di avere accesso in una stroke unit o di essere seguiti in un centro multidisciplinare con un approccio multimodale quanto migliora le possibilità di un paziente?