Il PICC e il Power Glide per la somministrazione di farmaci L'accesso venoso centrale con procedura mininvasiva per somministrare terapie continuative L'accesso venoso periferico al posto dello'agocannoìula standard Le procedure per l'inserimento, i casi in cui è utile Dott. Giuseppe Casale, Dott.ssa Alice Calvieri
Quando è necessario assumere farmaci la via di somministrazione viene scelta in base a molti parametri che vanno dall'età alla condizione del paziente al tipo di farmaco... tra le principali vie di somministrazione c'è quella per bocca, quella sublinguale, quella rettale, quella sottocute, quella intramuscolo e quella parenterale, cioè per via endovenosa. E anche in questo caso si deve fare una scelta in base al tipo di terapia che deve essere somministrata, e in base alla durata del trattamento. Chiaramente un accesso venoso semplice, il cosiddetto CVO catetere venoso periferico o agocannula, quello ad esempio utilizzato in caso di un breve ricovero o di un intervento chirurgico, verrà preferito quando il tempo in cui sarà inserito nel braccio non supera qualche giorno, ma quando le terapie devono essere protratte nel tempo, come ad esempio in caso di chemioterapia o di cure palliative, oggi vi sono a disposizione delle procedure che consentono di utilizzare dei cateteri centrali o periferici. Tra queste metodiche, che evitano anche il dolore procedurale due sono le più utilizzate, e cioè il PICC, quindi un Catetere Venoso Centrale ad inserzione periferica (dal braccio quindi) che arriva alla vena cava superiore con l'aiuto di una ecoguida e il Power Glide,. Ci parlano di queste procedure così importanti per la qualità di vita di pazienti anche fragili e già sottoposti ad altri trattamenti endovenosi il Dott. Giuseppe Casale e la Dott.ssa Alice Calvieri, rispettivamente Responsabile Sanitario e Chirurgo di Antea Onlus, che ci spiegano come la procedura nel caso del PICC sia mininvasiva e non dolorosa, tant'è che il paziente non necessita di essere sedato, che grazie all'ecoguida e al monitoraggio con un elettrocardiogramma intracavitario ha una sicurezza di posizionamento eccellente del catetere (in silicone o poliuretano) e che consente di poter gestire la somministrazione di farmaci in modo molto più agevole, anche quando pazienti defedati non siano in grado di assumere per bocca alcuni farmaci della loro terapia quotidiana o non possano utilizzare la via intramuscolare o sottocutanea. Il posizionamento di un Power Glide è ancora più semplificato e può essere eseguito anche da personale infermieristico specializzato e soprattutto a domicilio del paziente così da non dover sottoporre ad uno stress per lo spostamento in una struttura sanitaria qualora stia affrontando un percorso di terapie domiciliari.
Cliccare su 1080p per vedere il Video in Full HD Cliccare sul rettangolo in basso a destra per lo Schermo Intero