Giornata della Ricerca 2016 Policlinico A. Gemelli, Università Cattolica Roma Il ruolo dell'Alimentazione fra prevenzione e cura di: steatosi epatica, calcolosi renale, corretto sviluppo del feto, fragilità dell'anziano e plasticità cerebrale
Come ogni anno al Policlinico A. Gemelli di Roma si è svolta la giornata della ricerca per dar risalto ad una delle eccellenze italiane, troppo spesso in difficoltà a causa della mancanza di fondi ma comunque in grado di produrre studi di rilevanza internazionale che hanno avuto e avranno ricadute cliniche di grande impatto per i pazienti. Il tema scelto quest’anno è l’alimentazione, e il ruolo sempre più certo e sempre più documentato nel determinare lo stato di salute e malattia. La prima ricerca presentata dal Dott. Pietro Manuel Ferraro Ricercatore Universitario UOC Nefrologia Policlinico Gemelli e dal Dott. Luca Miele Dirigente Medico Istituto Medicina Interna e Geriatria Policlinico Gemelli si è focalizzata sul legame fra alimentazione e patologie internistiche a carico del fegato e dei reni. La steatosi epatica, o fegato grasso, o la calcolosi renale, sono patologie estremamente diffuse che spesso vengono diagnosticate solo quando hanno già determinato un danno d’organo ed p quindi importante poter conoscere quale alimentazione mette a rischio due fra gli organi più importanti per la nostra salute e anche quali alimenti possono essere considerati protettivi al fine di prevenire l’insorgere delle patologie ma anche di migliorare lo stato di salute di chi già ne soffre, andando a personalizzare la dieta in base alle necessità di ogni paziente. La seconda ricerca, presentata dalla Dott.ssa Wanda Lattanzi Ricercatore Istituto Anatomia Umana e Biologia Cellulare Università Cattolica e dalla Dott.ssa Valentina Giorgio Dirigente medico UOC Pediatria Policlinico Gemelli ha posto l’attenzione sul ruolo dell’alimentazione in gravidanza per il benessere del feto e per prevenire l’insorgenza di patologie congenite e di altre gravi problematiche legate ad una carenza di nutrienti essenziali, ma anche sull’importanza di una dietoterapia per tutti quei bambini che nascono con qualche disabilità che impedisce una alimentazione corretta mettendo a rischio lo sviluppo fisico e neurologico del bambino.
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La terza ricerca è stata presentata dal Dott. Salvatore Fusco Ricercatore Universitario Istituto di Fisiologia Umana Università Cattolica e dal Dott. Camillo Marra Ricercatore Universitario Istituto di Neurologia Università Cattolica per far conoscere le nuove scoperte che legano l’alimentazione alla plasticità cerebrale, alla possibilità quindi che seguire una dieta corretta fin da giovani possa in qualche modo prevenire o ritardare l’insorgenza di problemi cognitivi e di come al contrario alcune sostanze come il rame ad esempio possano avere un legame con l’insorgenza e l’avanzamento della malattia di Alzheimer. La quarta e ultima ricerca presentata dalla Dott.ssa Bianca Maria Scicchitano Ricercatore Istologia ed Embriologia Generale Università Cattolica e dal Dott. Graziano Onder Ricercatore Universitario Istituto Medicina Interna e Geriatria Università Cattolica ha posto l’accento sulla fragilità dell’anziano - espressa dall’osteoporosi per quanto riguarda l’osso e dalla sarcopenia per quanto riguarda il muscolo – e di come sia fondamentale aumentare l’apporto proteico nei soggetti anziani per evitare che la malnutrizione condizioni la sua qualità di vita – spesso la sarcopenia è causa di cadute con conseguenti fratture così gravose nella terza età – fermo restando che una vecchiaia in buona salute si conquista fin da giovani ed è quindi importante che una sana attività fisica e una corretta alimentazione come ad esempio la nostra dieta mediterranea, modello paradigmatico di tutto ciò che può far bene consumare ogni giorno, accompagnino tutta la nostra vita, per trovarne beneficio nell’immediato e per prevenire l’insorgere di numerose patologie.