LA RADIOLOGIA INTERVENTISTICA PER PATOLOGIE BENIGNE (FIBROMI UTERINI, IPERTROFIA PROSTATICA ED EMORROIDI) NELLE PROBLEMATICHE MUSCOLO SCHELETRICHE E IN CASO DI TRAUMI E IN EMERGENZA PROF. ROBERTO IEZZI, Fondazione Policlinico A. Gemelli IRCCS
Esistono condizioni e patologie benigne molti diffuse che fino ad oggi potevano essere affrontate solo con la chirurgia tradizionale o mininvasiva, che ha comunque rischi e comporta tempi di recupero adeguati,. Oggi per alcune patologie come i fibromi uterini, l'ipertrofia prostatica benigna e le emorroidi è possibile utilizzare una tecnica percutanea non invasiva, la radiologia interventistica, per risolvere in modo rapido e semplice il problema. Anche le problematiche muscolo scheletriche possono essere trattate in modo mininvasivo per eliminare il dolore. La radiologia interventistica poi può essere utilizzata anche in emergenza urgenza in caso di traumi ed incidenti ad esempio per evitare l’asportazione della milza. Si tratta di una branca della medicina molto specialistica, mininvasiva che grazie all’innovazione tecnologia è in grado di utilizzare procedure diverse con accessi periferici per raggiungere gli organi da trattare. Ne abbiamo parlato con il Prof. Roberto Iezzi Responsabiledell'Unità diRadiologia Interventistica Generale presso l'Istituto di Radiodiagnostica della Fondazione Policlinico A. Gemelli IRCCS.
Fra i temi: - un identikit della radiologia interventistica e come dai primi interventi in ambito oncologico si sia progressivamente estesa anche ad altre aree della medicina. - quali problematiche richiedono una embolizzazione in situazioni di emergenza urgenza e come si interviene - un organo che spesso viene asportato in caso di traumi maggiori è la milza, ma grazie alla radiologia interventistica oggi si può evitare, come - come vengono trattate le patologie benigne, quindi fibromi uterini, ipertrofia prostatica benigna ed emorroidi, quali tecniche e tempi di recupero - ci sono novità anche nell’ambito muscolo scheletrico, per quali problematiche e come si interviene - lo scenario futuro, negli ultimi anni la radiologia interventistica ha camminato molto, ha corso direi, come vede il futuro di questa branca così versatile